Il ritorno in Europa dell'attaccante francese considerato un danno di immagine intollerabile
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Una questione di Stato, meglio, di calcio di Stato: l'Arabia non può permettersi di perdere Karim Benzema. Ne va dell'immagine e delle prospettive di un movimento senza storia e tradizione ma con tanti, tantissimi soldi. E quindi chi questi soldi maneggia e spende e spande ha deciso di intervenire: lo riportano oggi RmcSport e l'Equipe, raccontando di come il fondo sovrano saudita Pif abbia stoppato ogni ipotesi di ritorno dell'attaccante francese in Europa. Benzema deve insomma restare all'Al-Ittihad, va ricucito lo strappo (i soldi sono ago e filo sempre utili all'occorrenza) e bisogna fare in modo che ritorni presto in campo, già il 4 febbraio nei quarti di finale della Kings Cup contro l'Al-Faisaly.
Una gabbia dorata, insomma. Ma tanto potrebbe bastare. D'altra parte, voci a parte, anche il ritorno in Europa del 36enne ex Real Madrid non è mai stata una questione di facile soluzione. Chelsea, si era detto. Poi addirittura Real. Da qui, a seguire, il Lione. In mezzo, perché tanto tutto vale, l'Inter. Voci buone per scaldare le piazze, di concreto nulla, col contorno di puntuali smentite. Ora, sia chiaro, di definitivo fino al gong finale della sessione di mercato non ci può essere nulla, ma una questione di Stato travalica lo sport e le bizze dei singoli.