Il ds rossoblù Bigon: "Abbiamo una squadra giovane e ambiziosa. Terremo i nostri talenti"
Il futuro di Zlatan Ibrahimovic è tutto da decifrare. L'attaccante svedese dopo il confronto con l'ad del Milan Ivan Gazidis non ha sciolto le riserve sulla prossima stagione, ma da Bologna arriva una chiusura alla possibilità di vederlo vestire rossoblù agli ordini dell'amico Mihajlovic: "La suggestione mediatica la comprendo, è un nome importantissimo e di alto livello. Normale che faccia rumore - ha ammesso il ds Bigon - ma non è una possibilità per il Bologna perché non c'è più alcun contatto reciproco".
Il progetto del Bologna, come raccontato da Bigon a Radio1, è di far crescere una squadra giovane. Ibrahimovic è un'idea del passato: "Lo scorso inverno si è sentito con Mihajlovic, poi ha fatto le sue scelte. Da allora in poi la cosa non è più stata presa in considerazione. Il nostro progetto tecnico è avanzato, non è un posto nuovo da ricostruire. Abbiamo una squadra giovane e talentuosa, con un allenatore Mihajlovic che sarà con noi anche l'anno prossimo".
Niente Ibra quindi, ma spazio ai talenti da coltivare e tenere come nel caso di Orsolini: "Nel calcio non si sa mai cosa può succedere, siamo talmente assestati che non abbiamo la necessità di svendere. Poi si sa che il mercato ha i suoi momenti e non si può mai dire cosa accadrà".
Nel frattempo la Prima Squadra e lo staff tecnico del Bologna hanno rinunciato a un mese di stipendio, così come i dirigenti per l'emergenza coronavirus: "Un bel segnale, una assunzione di responsabilità doverosa da parte di tutti. Viviamo in un mondo privilegiato rispetto ad altre persone, siamo rimasti coinvolti da questa crisi sanitaria anche se non toccati direttamente. Ci è sembrato giusto, era un accordo già raggiunto da tempo e oggi lo abbiamo solo formalizzato" ha confermato Bigon.