Il club di Cellino un'università per centravanti: da Luca Toni a Igli Tare passando per Dario Hubner
È l'ultimo treno per dimostrare di poter stare ancora tra i grandi del calcio. Per ora è fermo alla stazione di Brescia, alla stazione di casa. La partenza è fissata per i primi di giugno: destinazione Europa. Sta a lui, Mario Balotelli, conquistare il biglietto per l’Interrail che porta a Euro 2020.
Attenzione: tornare a casa non sempre è la scelta più facile. Otto anni dopo il presidente Cellino riporta il Brescia in Serie A… riporta il Brescia nel calcio che conta. Non una maglia qualunque quella delle Rondinelle, prendi ad esempio la dieci.
Ritirata per sempre in onore del dieci per eccellenza. L’ultima immagine di Roberto Baggio da giocatore è nel palcoscenico di San Siro, l’abito di scena la maglia del Brescia.
Dieci che agli inizi del 90 è stato anche sulle spalle di Hagi. Che dal Brescia poi va al Barcellona. Nove anni più tardi il percorso inverso lo ha fatto un certo Pep Guardiola, ma da quelle parti è nato e rinato anche Andrea Pirlo.
Scuola di talenti: Altobelli, Beccalossi ieri, Tonali oggi. Università per centravanti: da Luca Toni a Igli Tare passando per Dario Hubner. Questo serve a spiegare perché Balotelli non può sottovalutare l’importanza della sfida.
Un conto è tornare a casa, un conto è giocare per la squadra di casa e Mario avrebbe tutte le potenzialità per scrivere finalmente, senza se e senza ma, un capitolo in Serie A.