Trasferimento in gialloblù per l'attaccante classe '98. Il suo acquisto provocò il blocco del mercato del Barcellona
Trovato l’accordo tra il Barcellona e l’Hellas Verona per il trasferimento in gialloblù di Seung-Woo Lee, il sudcoreano classe ‘98. L’attaccante proveniente dalla “Masia”, il vivaio del Barça, giocava nella squadra B ed è stato ceduto, con contratto quadriennale, per un milione di euro ma con diritto di riacquisto da parte del club catalano. Nato a Suwon il 6 gennaio 1998, Seung-Woo Lee è stato ribattezzato il "Messi coreano".
Già nel 2011, quando Seung-Woo Lee aveva solo 13 anni, si iniziò a parlare del “Messi coreano”. Il bambino con gli occhi a mandorla stava giocando il Danone Cup a Johannesburg e la sua tecnica lasciò tutti a bocca aperta. Gli osservatori del Barcellona scelsero così di portarlo nella “Masia”. Tre anni dopo il coreano passò nelle giovanili, così gli vennero proposti due contratti: un biennale valido fino ai 18 anni e uno da professionista.
La trafila nelle giovanili blaugrana consente a Seung-Woo Lee di crescere. Su di lui si era acceso anche l'interesse del Chelsea, ma il Barcellona fu abile a blindarlo, proponendo alla famiglia coreana il trasferimento in Spagna offrendo un lavoro al padre e ingaggiando il fratello minore. Da questa operazione partì la famosa inchiesta della Fifa sull'ingaggio di calciatori minorenni da parte del club catalano, che portò al blocco del mercato nella sessione estiva del 2015.
Il primo sudcoreano della storia della Serie A fu Ahn Jung-hwan, autore del gol che eliminò l'Italia dai Mondiali 2002 e attaccante del Perugia. In questi giorni è invece balzato agli onori delle cronache Han Kwang-Song, nordcoreano che ha debuttato nel Cagliari in Serie A nella passata stagione (andando subito in gol) e ora in prestito in serie B al Perugia.