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Il campione del mondo 2006 chiede un risarcimento da 1,5-2 milioni di euro per rescindere il contratto fino al 2024
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Esonerato lo scorso 30 novembre con il Lione ultimo in classifica, Fabio Grosso non intende rescindere il proprio contratto (fino al 2024 con opzione per un'altra stagione) con i francesi in maniera pacifica. Anzi, dalla Francia fanno sapere che l'ex terzino di Chieti e Palermo, tra le altre, crede di aver subito un danno non da poco con il licenziamento. Da qui l'idea di svincolarsi dal Lione solo davanti a un corposo assegno da 1,5-2 milioni di euro.
Dalla risoluzione del contratto di Grosso dipende anche il contratto dell'attuale allenatore, Pierre Sage, per ora "ad interim". Senza l'addio dell'italiano, come sottolinea "Le Progres", non può avvenire l'effettiva nomina del successore.
L'avventura di Grosso al Lione è stata fallimentare dal punto di vista dei risultati, con una sola vittoria (7 punti in 12 partite), e il suo nome verrà ricordato soprattutto per gli incresciosi episodi di violenza all'esterno del Velodrome di Marsiglia, quando il bus del Lione venne preso a sassate e Grosso rimase ferito dai vetri in frantumi, rischiando di perdere un occhio.
Grosso era subentrato a metà settembre a Laurent Blanc, ma non è riuscito a far decollare la squadra, a causa anche di un rapporto mai decollato con diversi senatori della squadra. La sconfitta con il Lille è stata fatale al 47enne ex campione del mondo con l'Italia.