Secondo il club blaugrana l'accordo sottoscritto con la vecchia proprietà non è valido: la vicenda può finire in tribunale
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Per il Barcellona non finiscono i guai di ordine economico e gestionale. Il club catalano, allo stato attuale, non può registrare i nuovi contratti dei calciatori presso la Liga e una svolta si potrà avere solo nel caso in cui alcuni giocatori accettino di abbassare i rispettivi ingaggi. Su tutti Frenkie de Jong, che si trova al centro di trattative (Manchester United e Chelsea lo hanno cercato), ma anche di un caso singolare: secondo The Athletic, infatti, il Barça vuole annullare il suo attuale contratto per tornare alle cifre pattuite prima del rinnovo, firmato con la vecchia dirigenza del presidente Josep Maria Bartomeu. L'attuale contratto di de Jong è ritenuto 'non valido' e potrebbe portare a una denuncia sia contro la vecchia proprietà che contro l'olandese.
Il 20 ottobre 2020 de Jong aveva siglato un rinnovo fino al 2026 che prevedeva l'abbassamento dello stipendio - era il periodo in cui tanti club ridiscutevano i contratti a causa delle difficoltà economiche dovute alla pandemia - per le stagioni 2020-21 e 2021-22 per poi recuperare nelle annate successive i soldi persi. L'attuale proprietà blaugrana ritiene quell'accordo illegale e avrebbe minacciato di portare il giocatore in tribunale se non accetterà un contratto che riporta le cifre a quelle del gennaio 2019, quando fu acquistato dall'Ajax.
La comunicazione è arrivata ai legali del giocatore lo scorso 15 luglio, solo 24 ore dopo il no alla proposta del Manchester United: una circostanza curiosa, fa notare AS, visto l'interesse che il club blaugrana ha nello spingere de Jong alla cessione per risolvere parte dei problemi economici della società. Gli stessi avvocati si sentono a disagio per questa situazione, considerando l'atteggiamento del Barça una sorta di pressing sul giocatore per accettare altre destinazioni.
Da parte di Bartomeu, invece, filtra tranquillità: il rinnovo di de Jong aveva avuto il via libera sia dal consiglio di amministrazione che da ogni organo di revisione dei conti e inoltre, fa notare l'ex presidente, non si capisce perché Laporta non abbia sollevato il problema quando era tornato alla presidenza del Barcellona, invece di farlo ora.