I nerazzurri vedono Federico Pastorello, per iniziare a trovare un'intesa col giocatore. Poi l'assalto alla Lazio
L'Inter prova a giocare d'anticipo. I dirigenti nerazzurri hanno incontrato Federico Pastorello, agente di Antonio Candreva, per cercare di trovare un accordo iniziale con il giocatore. Poi l'assalto alla Lazio, anche se andare a trattare con Lotito non sarà facile: i biancocelesti, secondo i rumors, avrebbero già rifiutato una prima offerta da 16 milioni + 2 di bonus. La richiesta resta sempre ferma a 25 milioni. Una cifra abbordabile solo per il Chelsea, probabilmente: sì perché all'orizzonte ci sono proprio i Blues e Antonio Conte: secondo il Sun, infatti, sul taccuino dell'attuale ct azzurro c'è il nome di Candreva, accanto a quello di Leonardo Bonucci.
L'interesse dell'Inter non è un mistero: i nerazzurri stanno giocando su due tavoli. Quello della Lazio e quello del Sassuolo. Perché Berardi e Candreva sono due strade parallele: l'Inter vuole uno dei due per completare il tridente con Perisic e Icardi. È evidente però che Lotito sarebbe più felice di cedere Candreva all'estero evitando, così, di rinforzare una concorrente. D'altro canto il giocatore, come spiegato più volte dal suo agente, sarebbe felice di approdare a Milano. E allora? E allora c'è sempre l'incognita Conte, perché il ct ha instaurato un feeling importante con tutto il suo gruppo e la sua parola potrebbe quindi convincere Candreva a seguirlo a Londra.
Anche perché, e non è un dato da sottovalutare, il Chelsea è pronto a offrire al giocatore della Lazio un quinquennale e ad accontentare Lotito con una maxi offerta.
E Bonucci? Bonucci a Torino non vogliono assolutamente perderlo e anche il giocatore, molto legato alla città, difficilmente lascerà la Juve. Anche lui, però, è un uomo di Conte. Quindi? Quindi potrebbe accadere ancora di tutto, sempre tenendo presente che la Juve non ha necessità di fare cassa con la sua cessione e, semmai, un eventuale addio di Pogba potrebbe invece convincere i bianconeri a comprare più che a cedere. Però qualche segnale dall'Inghilterra arriva. Basterà a far scattare l'allarme?