L'olandese si era schierato apertamente a favore della causa palestinese e contro Israele: appena un mese fa era stato ingaggiato a parametro zero
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Il conflitto in Medio Oriente ha risvolti anche nel mondo del calcio. Il Mainz ha infatti annunciato di aver proceduto alla sospensione di Anwar El Ghazi, centrocampista olandese di origini marocchine, in seguito a un post da lui pubblicato su Instagram (e poi rimosso) nel quale si schierava apertamente contro Israele e a favore della causa palestinese. Una posizione giudicata "intollerabile" dal club di Bundesliga, che aveva messo sotto contratto El Ghazi meno di un mese fa come parametro zero, dopo la fine della sua avventura al Psv Eindhoven.
IL COMUNICATO DEL MAINZ
"L'FSV Mainz 05 sospende Anwar El Ghazi dagli allenamenti e dalle partite. La decisione arriva in risposta a un post sui social media pubblicato dal 28enne domenica sera e ora cancellato. El Ghazi ha preso una posizione intollerabile per il club sul conflitto in Medio Oriente. La sospensione è stata preceduta da una discussione dettagliata tra lui e la società. Il Mainz 05 riconosce che ci sono prospettive diverse sul complesso conflitto in Medio Oriente, che va avanti da decenni. Il club però prende chiaramente le distanze dal contenuto del post in quanto non rispecchia i valori del nostro club".
IL POST DI EL GHAZI, POI RIMOSSO
"Questa non è guerra. Quando una delle due parti taglia acqua, cibo ed elettricità all'altra non è guerra. Quando una delle due parti ha armi nucleari non è guerra. Quando una delle due parti è finanziata con miliardi di dollari non è guerra. Quando una delle due parti utilizza immagini generate dall'Intelligenza Artificiale per diffondere disinformazione sull'altra non è guerra. Quando i social censurano i contenuti di una parte e non dell'altra non è guerra. Questo non è un conflitto, né una guerra. Questo è genocidio, distruzione di massa e noi vi stiamo assistendo in diretta. Dal fiume al mare, la Palestina sarà libera".