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Peggior avvio da 60 anni. I Red Devils hanno perso 5 delle 10 gare disputare a Old Trafford: non accadeva dal 1930-31
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In Inghilterra è esplosa la bufera intorno al Manchester United, eliminato ieri dalla Carabao Cup con un umiliante 0-3 a Old Trafford contro il Newcastle, il secondo di fila dopo quello subito nel derby con il City. Nelle prime 15 gare stagionali, i Red Devils hanno collezionato già 8 sconfitte, per quello è che il peggior avvio dalla stagione 1962-63. Inoltre, hanno perso 5 delle 10 gare disputare in casa, evento che non accadeva dal 1930-31. Media e commentatori d'Oltremanica sono scatenati e chiedono la testa del manager Erik Ten Hag: il suo esonero, però, costerebbe allo United la bellezza di 17 milioni di euro ed è per questo motivo che la dirigenza starebbe tentennando.
Ottavo in campionato a 11 punti dalla capolista Tottenham, solo 3 punti in 3 giornate in Champions League e fuori dalla Carabao Cup. La stagione è appena iniziata e appare già compromessa per il Manchester United, l'ennesimo flop di una squadra che non riesce a risollevare le proprie sorti e continua a deludere nonostante gli ingenti investimenti effettuati. Sul banco degli imputati è finito Ten Hag, che non avrebbe più l'appoggio incondizionato di dirigenza e senatori e la cui gestione da sergente di ferro dello spogliatoio (vedasi caso Sancho) non piace a nessuno.
I tifosi, da anni sul piede di guerra con i Glazers proprietari di maggioranza del club, sono ormai sfiduciati e rassegnati all'ennesima stagione flop, con l'ultima Premier conquistata nel 2013 ai tempi di Sir Alex Ferguson. Poi solo briciole e trofei minori, davvero poco per un club abituato a dominare in Inghilterra a dire la sua anche in Champions League.
Ten Hag ha di certo le sue colpe, ma sono sempre i giocatori a scendere in campo. Onana si sta riprendendo dopo un avvio a dir poco deludente che è costato parecchi punti, Rashford ha realizzato un solo gol ed è l'ombra del calciatore ammirato nella passata stagione, il fiore all'occhiello della campagna acquisti Hojlund non ha ancora segnato, Mount non ha ancora inciso e Amrabat è già finito nel mirino dei tifosi.
L'unico alibi che regge per il manager olandese è quello dei tanti infortuni, soprattutto in difesa, dove è stato ripescato il contestato Maguire, che fa coppia al centro con Lindelof ed Evans, due discreti calciatori ma nulla più. Con Sancho fuori rosa, Anthony un fantasma condizionato dalle accuse di violenza dalla ex e Martial sul viale del tramonto, in attacco si salva solo il capitano Bruno Fernandes. E nemmeno a centrocampo le cose vanno meglio: Casemiro ed Eriksen sono lontani parenti dei campioni di un tempo e il solo McTominay spicca nella mediocrità generale.