Il tecnico argentino aspetta un'occasione: "Ho allenato Messi, Mbappé e Neymar, ora non scendo di livello"
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Mauricio Pochettino è pronto a tornare in panchina, ma non accetterà qualsiasi destinazione. Il tecnico argentino, rimasto senza squadra dopo la fine del rapporto con il Psg, è tornato a parlare e lo ha fatto mettendo in chiaro la sua situazione: "Dopo aver allenato Messi, Neymar e Mbappé è normale che voglia mantenere quel livello". Attende una chiamata importante Pochettino, ma nel frattempo parla dell'esperienza a Parigi: "Una collezione di figurine con cui abbiamo vinto tre titoli in un anno e mezzo, ma se non vinci la Champions League non è abbastanza".
Proprio in Champions League Pochettino ha il rammarico più grande per la rimonta subita dal Real Madrid con il contestato gol di Benzema con errore di Donnarumma che ha dato via al tutto: "Al Bernabeu abbiamo dominato un'ora, poi un fallo su Donnarumma non fischiato ha cambiato tutto dando fiducia al Real. A loro si è accesa una luce che si è spenta per noi e non siamo stati capaci di gestire quei 20 minuti difficili. Il Real è speciale, così come il Bernabeu, c'è qualcosa che li porta a ritenere possibile anche l'impossibile".
Per il futuro il tecnico argentino si aspetta di rientrare ad altissimo livello: "Difficile fare progetti nel calcio di oggi perché in pochi possono davvero farne parte. La richiesta dei club è sempre maggiore, ma la pazienza è poca e bisogna vincere immediatamente. Io però dopo aver allenato Messi, Mbappé e Neymar è chiaro che voglia mantenere il livello".
Chissà magari in futuro si potranno aprire le porte della nazionale argentina che nel frattempo si preparare al Mondiale: "I giocatori arriveranno all'appuntamento nel momento fisico migliore e non credo ci sarà meno qualità. Al di là delle critiche sarà una festa e quando il pallone inizierà a rotolare ce la godremo tutti. L'Argentina è più forte del 2018, basta capire che in squadra hai Messi e tutti devono giocare per lui per trasformare i sogni in realtà".