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Polveriera Real Madrid: Solari fa fuori Isco e Marcelo, Perez si infuria e il mercato incombe

I Merengues hanno espugnato il campo del Betis coi ragazzini, ma le scelte del tecnico fanno discutere

14 Gen 2019 - 10:35

Il Real Madrid rischia di diventare una polveriera. In casa dei tre volte campioni d'Europa e del mondo in carica dopo l'addio di Zidane e di Cristiano Ronaldo regna il caos e Santiago Solari, chiamato a raddrizzare la barca dopo la debacle di Lopetegui, ci sta mettendo del suo. Nonostante le temperature invernali nello spogliatoio del Madrid il clima è incandescente e dopo la trasferta di Siviglia col Betis (vinta 2-1 all'88' grazie a Ceballos) la situazione rischia di degenerare velocemente. Sul banco degli imputati la gestione tattica del tecnico argentino, con la difesa a tre che non piace a Florentino Perez, ma anche la grana Isco e Marcelo, rimasti in panchina novanta minuti nonostante l'assenza di diversi giocatori importanti. I tre punti sono arrivati, però.

"Niente di personale con Isco e Marcelo, fanno parte della rosa come gli altri" ha commentato Solari a fine partita all'ovvia domanda dei cronisti presenti al Villamarin. Legittimo, ma difficile da mandare giù soprattutto in una situazione d'emergenza come quella che sta attraversando il Real, sceso a Siviglia senza gli infortunati Asensio, Bale, Courtois, Kroos, Llorente, Vazquez e con Benzema uscito (nuovamente) per infortunio. Eppure l'ex Malaga ormai è un corpo estraneo al Real, visto poco e male da Solari e schierato in campo col contagocce a prescindere dalle voci di mercato. E proprio la scelta contro il Betis di ignorarlo preferendogli a partita in corso ragazzi come Cristo Gonzalez (1997) 20 gol in 16 partite con il Real Madrid B e Brahim Diaz (1999) all'esordio in Liga certifica un addio ormai inevitabile. La Juventus ci pensa per giugno, il Real vorrebbe Dybala, ma di sicuro non mancano le pretendenti in giro per l'Europa.

Semmai il discorso di mercato potrebbe essere ampliato a Marcelo, lui sì fuori a sorpresa o comunque non così ignorato come il compagno solitamente, anzi. Il tecnico gli ha preferito Sergio Reguilon e anche dopo i cambi il terzino brasiliano è rimasto comodamente seduto in panchina a guardare ragazzi giocare come il 2000 Junior Vinicius e soffrire, ma vincere. In un modo strano per il Real che ha chiuso la partita con il 26% di possesso palla, che farà discutere e che non mette al riparo Solari dalle ire presidenziali.

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