Non solo Juve, Inter e Manchester United: si allunga la fila per il centrocampista bosniaco
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Si allunga la lista delle pretendenti a Miralem Pjanic, ormai fuori dal progetto Barcellona. Secondo il 'Daily Express', il Tottenham di Fabio Paratici fa sul serio per il centrocampista bosniaco e avrebbe battuto la concorrenza del Manchester United. Il nuovo direttore sportivo degli Spurs conosce molto bene Pjanic, visti i trascorsi in comune alla Juventus.
Il Barcellona non vede l'ora di sbarazzarsene, sia perché non rientra nei piani di Koeman sia per abbassare il monte ingaggi. Nonostante una stagione fallimentare in Catalogna, il bosniaco ha ancora diversi ammiratori sparsi per l'Europa. Juventus e Inter, che stanno alla finestra in attesa di sviluppi, rischiano di vedersi, però, sorpassare dagli Spurs, che possono giocarsi la carta Paratici, dirigente che Pjanic conosce e apprezza.
La necessità di rinforzare la squadra senza perdere il campione più blasonato, Harry Kane. "Tenerlo non è solo un obiettivo mio - ha spiegato Paratici -, ma anche quello del club. Non vedo l'ora di vederlo giocare dal vivo. In questi anni sono stato molto fortunato, ho visto all'opera grandissimi giocatori e grandissimi attaccanti. In questo momento Kane è uno dei migliori attaccanti del mondo - le parole di Paratici a Sky Sport -. È un giocatore speciale perché abbina un fisico da bomber d'area a una tecnica super raffinata. Siccome fa tanti gol, pochi considerano quanti assist fa. È un vero uomo squadra. Per ora non l'ho sentito, non l'ho voluto ancora disturbare perché è concentrato sugli impegni con la Nazionale".
Sulla scelta del nuovo allenatore che, dopo una lunga ricerca, sarà Nuno Espirito Santo. "Abbiamo parlato con alcuni allenatori e poi, avendo colloqui con loro, abbiamo scelto di andare su Nuno. Ha grande esperienza in Premier, lavora da quattro anni in Inghilterra. Ha valorizzato tantissimi giocatori e aveva già fatto bene al Valencia. Per i rapporti che avevamo, è vero che Conte è stato vicino al Tottenham. Anche lui aveva esperienza in Inghilterra. Ma non si parla solo con un allenatore, se ne sentono tanti e poi in base alle motivazioni si fanno delle scelte. Abbiamo parlato anche con Gattuso, ma al di là di quello che è uscito in Inghilterra abbiamo semplicemente fatto dei colloqui. In Italia si va molto avanti, il contatto è già considerato una chiusura. Qui invece si vive tutto con molto più tranquillità".