Morata, Balogun, Jonathan David e Taremi piacciono da sempre alla dirigenza nerazzurra
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Stupore, di certo. Rabbia, anche. Ma, paradossalmente, anche calma. L'Inter ha fatto il quel che poteva e doveva, si è fidata di Lukaku e delle promesse ricevute. Il club nerazzurro le sue le ha mantenute, il giocatore no. A lui il compito di provare a spiegare il voltafaccia ai tifosi nuovamente traditi. Con il club ci ha provato, ma ha trovato un muro di legittima rabbia e motivata delusione. Al management nerazzurro tocca ora invece il compito di trovare un nuovo attaccante da affiancare a Lautaro, Thuram e Correa. Suggestivo spingersi ora in azzardati tentativi di spiegare ciò che razionalmente pare non avere fondamenta. Lukaku alla Juve per più soldi? E allora quelli offetti dall'Arabia? Lukaku alla Juve perché risentito con Inzaghi per la panchina di Istanbul? E allora, viene da dire, cosa dovrebbe dire il tecnico nerazzurro per quel colpo di testa a porta semivuota spedito invece sullo stinco di Ederson? Un tecnico che lo ha aspettato un'intera stagione, portandolo al massimo della forma nel momento clou! Lukaku alla Juve perché in cerca di nuovi stimoli e nuovi amori dopo aver anche flirtato col Milan? E allora che dire del caos allo Stadium lo scorso 4 aprile, i cori contro di lui e i messaggi di totale ostilità della tifoseria bianconera? Oggi vale tutto e proprio perché così è l'Inter guarda con decisione oltre. E' pronta a farlo. Forse, memore di quanto successo due estati fa, il management nerazzurro aveva preparato anche piani alternativi nei giorni scorsi. Le idee, idee brillanti, non mancano certo a Marotta e Ausilio: con calma e con il budget rimasto a disposizione sono pronti ad andare oltre Big Rom. I nomi restano top secret al momento (i profili che da sempre piacciono sono, fra gli altri, quelli di Morata, Balogun, Jonathan David e Taremi) ma da Viale della Liberazione assicurano di non essersi fatti trovare impreparati.