Botta e risposta tra il padre-agente della Pulce e la Liga sulla validità della clausola rescissoria. Ma alla fine l'argentino resta
Il silenzio di Lionel Messi è terminato e oggi Leo ha parlato moltissimo. Prima attraverso il padre-agente, che ha emesso un comunicato in risposta a quello precedente della Liga in cui conferma la non validità della clausola rescissoria da 700 milioni di euro, caduta a suo parere al termine della stagione 2019/20. Per l'entourage di Messi la clausola rescissoria presente nel contratto che lo lega al Barcellona non ha valore se esercitata al termine della stagione 2019/20, eccezionalmente ad agosto per via della dilatazione del campionato per via della pandemia. Immediata la risposta della Liga spagnola al comunicato di Messi: "La clausola da 700 milioni esiste ed è assolutamente valida, la loro interpretazione del contratto è decontestualizzata e lontana dalla letteralità dello stesso". Quando tutto lasciava presagire l'inizio di una battaglia legale, dall'Argentina hanno subito assicurato: "Resta al Barcellona". E poco dopo è arrivato anche l'annuncio del giocatore: "Non andrò mai per vie legali con il club della mia vita".
Intorno al fuoriclasse argentino da giorni si cercava di trovare una soluzione che potesse mettere sulla stessa lunghezza d'onda la sua voglia di cambiare aria e quella del Barcellona di non perderlo subito. Jorge Messi, padre-agente del giocatore, per il terzo giorno consecutivo si era messo al lavoro per cercare di sbloccare la situazione. La posizione di Bartomeu - e quindi del Barcellona - di non lasciarlo partire subito è però rimasta salda: l'addio è soltanto rimandato a fine stagione, quando lascerà Barcellona a parametro zero.
Il presidente blaugrana, messo alle strette dalle mosse ufficiali di Messi, è sempre rimasto fermo sui propri passi, rifiutandosi categoricamente di agevolare l'addio della Pulce negoziando la separazione a cifre più abbordabili per i grandi club, come il Manchester City, dei 700 milioni della clausola. Il Barcellona aveva infatti fatto sapere a Jorge Messi che non intende cedere il giocatore a nessun prezzo inferiore alla faraonica clausola rescissoria dicendosi anche disposto a intentare una causa legale se lo stesso Messi avesse deciso di mantenere la sua posizione lontana dal club.
Preso atto della cosa, l'agente di Messi ha informato Lionel ma con un comunicato ufficiale ha risposto anche alla Liga, confermando la propria convinzione sulla non validità della clausola rescissoria citata dalla lega professionale spagnola, caduta al termine della stagione 2019/20 terminata straordinariamente ad agosto.
La battaglia legale, fatta di carte bollate, sembrava cominciata, ma dall''Argentina nrl primo pomeriggio è arrivata una rassicurazione per i tifosi blaugrana: "Resta al Barcellona". Pensando a un'eventuale battaglia legale, infatti, era difficile ipotizzare che qualche club potesse permettersi di rischiare il suo ingaggio. Ma per le motivazioni ufficiali sulla decisione riguardo il proprio futuro abbiamo dovuto attendere le parole dello stesso Messi: "Resto al Barcellona, non andrò mai per vie legali con il club della mia vita" ha detto la Pulce, che comunque non ha risparmiato diverse bordate al presidente Bartomeu.
IL COMUNICATO
Il Dott. Jorge Horacio Messi, come rappresentante del calciatore professionista D. Lionel Andrés Messi, in risposta alla nota informativa pubblicata il 30 agosto 2020 da La Liga Nacional de Futbol Profesional, in relazione alla situazione contrattuale del giocatore, e della sua ovvia parzialità visto il ruolo che tale istituzione rappresenta e in difesa degli interessi dei suoi assistiti, intende manifestare che:
1. Disconosciamo il fatto che il contratto analizzato, sul quale sono state tratte conclusioni, sia lo stesso in cui è contenuta una "clausola rescissoria" applicabile nel caso in cui il giocatore decidesse di optare per la risoluzione unilaterale del contratto con effetto immediato a partire dal termine della stagione sportiva 2019/20.
2. Questo è dovuto a un errore evidente da parte della Liga. Questo è quanto segnalato letteralmente nella clausola 8.2.3.6 del contratto firmato tra club e giocatore,
"L'indennizzo economico non sarà applicabile quando la risoluzione dell'accordo per decisione unilaterale a favore del giocatore sarà effettiva a partire dal termine della stagione sportiva 2019-20".
Fatto salvi altri diritti inclusi nel contratto e che sono stati omessi, è ovvio che l'indennizzo da 700 milioni di euro, previsto nella clausola precedente 8.2.3.5, non è assolutamente applicabile.
LA RISPOSTA DELLA LIGA: "INTERPRETAZIONE DECONTESTUALIZZATA E NON LETTERALE"
Risposta immediata della Liga spagnola al comunicato di Messi: "La clausola da 700 mln esiste ed è assolutamente valida, la loro interpretazione del contratto è decontestualizzata e lontana dalla letteralità dello stesso"