Il fuoriclasse, 37 anni, è vincolato fino al 30 giugno 2023 al Manchester United ma ha già espresso la volontà di cambiare aria
Trecento milioni di euro. È questa la cifra che dall'Arabia Saudita sarebbe stata messa sul piatto per Cristiano Ronaldo. Secondo quanto riferisce "TVI", l’offerta monstre per convincere CR7 ad accettare la destinazione è di 300 milioni totali e in particolare 250 d'ingaggio in due anni (125 a stagione), 30 per il Manchester United e 20 all'agente Mendes. L'attaccante portoghese è intenzionato a lasciare l'Old Trafford dopo la frustrazione per la mancata qualificazione alla Champions League ed è in cerca di una nuova sfida, l'Arabia potrebbe essere un'opzione?
Nelle ultime settimane Bayern Monaco, Chelsea e Napoli sono stati accostati al nome di Ronaldo, ma concretamente non ci sono offerte. Secondo la CNN Portogallo, un club saudita si è fatto avanti con una proposta che porterebbe il 37enne a guadagnare 125 milioni di euro a stagione. Allo United andrebbero 30 milioni, che superano la cifra pagata per strappare CR7 alla Juventus la scorsa estate. Ronaldo - che comunque secondo Record avrebbe declinato l'offerta perché vuole giocare la Champions League - potrebbe ricevere uno stipendio totale di 250 milioni, distribuiti su un contratto di due anni, mentre altri 20 milioni sono stati offerti come compenso per gli agenti.
All'attaccante portoghese è stato concesso un permesso speciale per ritardare il suo ritorno a Manchester nel periodo pre-stagionale a causa di motivi familiari e deve ancora comunicare ai dirigenti del club quando tornerà. Nonostante il tentativo di Erik Ten Hag, allenatore del Manchester United, di spazzare via le voci sul futuro di CR7 dichiarandolo "Non in vendita!", l'offerta araba potrebbe cambiare tutto.
TEN HAG: "NON E' CAMBIATO NULLA"
Da Bangkok, dove la squadra è in tournée pre-campionato, del resto il tecnico dei Red Devils ha ribadito la sua posizione sul futuro di CR7, confermando che il futuro del portoghese è a Old Trafford. "Abbiamo fatto un comunicato e nulla è cambiato", ha spiegato Ten Hag.