L'argentino non vuole lasciare i bianconeri ma sul suo futuro pesa l'incognita contrattuale
Il rischio si fa di giorno in giorno più elevato, perché la scadenza fissata a giugno 2022 si avvicina mentre le parti in causa restano ancora piuttosto distanti. In discussione non c'è il legame affettivo di Paulo Dybala con la Juve (ricordate il suo rifiuto di trasferirsi allo United due estati fa e la voglia di onorare la maglia numero 10?) ma il non aver ancora trovato un accordo, le dichiarazioni dei dirigenti bianconeri e le difficoltà del giocatore (non solo fisiche) lasciano aperta la via ad ogni eventualità, anche a quella che più spaventa il club, che l'argentino rimanga andando a scadenza, libero poi di negoziare il suo futuro senza che ai bianconeri venga corrisposto alcunché.
Da futuro capitano (come lo aveva definito qualche mese fa il presidente Agnelli) a uomo "sul" mercato (parafrasando invece le parole di Nedved di due giorni addietro) il passo è stato breve e veloce. In mezzo c'è stato l'infortunio che ha tenuto Dybala fuori gioco e che non ha certo agevolato la situazione. I contatti per il rinnovo si sono congelati e con questi anche le divergenze mai appianate. In più, la pandemia non ha solamente cambiato le prospettive economiche di giocatore e club, riducendo sensibilmente i margini di richiesta e di manovra (in un verso come nell'altro), ma ha anche cristallizzato il mercato. Tutto questo ha fatto sì che le offerte che non mancavano per Dybala oggi siano non solo numericamente diminuite ma anche economicamente abbassate. Le piste estere di cui si è scritto (Barcellona in Spagna, Psg in Francia, Tottenham in Inghilterra) sono al momento più suggestioni che reali possibilità. E quindi a Dybala, che dopo la sosta conta di riaggregarsi al gruppo, e alla Juve, chiamata a dare un senso diverso a una stagione sin qui deludente, restano davanti due mesi cruciali, quelli in cui ritrovarsi oppure quelli utili per gettare le basi di una separazione che non faccia male a nessuna delle due parti. Il campo potrà essere d'aiuto. Se non addirittura decisivo.