L'agente dell'argentino in Italia per discutere il rinnovo del suo assistito fino al 2025
Non è un diktat. Né tantomeno un forzatura, perché Paulo Dybala vuole la Juve e nel suo futuro "vede" solo bianconero. Ne ha dato prova l'anno scorso rifiutando categoricamente il Manchester United e ha riconfermato la sua posizione questa estate bloccando sul nascere ogni discussione, anche di fronte a sondaggi arrivati tra luglio e inizio agosto da parte di Real Madrid e Barcellona. Un rifiuto che ha bloccato ogni possibile trattativa sul nascere. Ma se la posizione del giocatore è chiara, meno netta è quella del club. Ora come ora la Juve, impegnata nella ricerca di un centravanti (Dzeko in pole, Suarez ormai lontano, ma il tutto dipende da Milik che ancora non si è rassegnato a veder sfumare il sogno bianconero accarezzato quando a Torino c'era ancora Sarri) non contempla l'uscita di Dybala ma il rinnovo di contratto sul tavolo potrebbe, se non nell'immediato, cambiare le prospettive.
Ieri è arrivato in Italia il procuratore di Paulo, Jorge Antun. Una visita privata, con una permanenza a Torino di almeno tre settimane. Tempo utile per provare a discutere in maniera finalmente concreta del prolungamento del contratto: Dybala vuole legarsi alla Juve sino al 2025 ma chiede un trattamento da super-big, da uomo immagine del club, chiedendo (o pretendendo) di essere secondo solo a Cristiano Ronaldo. Insomma, il suo stipendio deve essere inferiore solo a quello del portoghese: per intenderci, i 7 milioni e rotti percepiti ora devono essere raddoppiati. Una richiesta considerata troppo alta (tenuto conto anche della situazione economica attuale) che sarà oggetto di acceso confronto. In attesa di trovare un centravanti e di capire le reali potenzialità di Kulusevski, la Juve intende prendere tempo e posticipare così l'accordo. Un modo per rimandare insomma la questione all'anno prossimo che però potrebbe sul lungo periodo minare la fiducia e la volontà del giocatore.