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"Veretout ha chiesto la cessione"

Il nuovo ds presentato al Franchi: "Chiesa? Ci parlerò per capire le sue intenzioni"

04 Lug 2019 - 13:32

In casa Fiorentina è il giorno della presentazione del nuovo ds Daniele Pradè, che fa il punto sul mercato. "Veretout è l'unico che ci chiesto di essere ceduto - ha spiegato -. Ci sono più squadre che stanno parlando con noi, ma non abbiamo ancora ricevuto nessuna proposta scritta. Speriamo di trovare una soluzione. Non vogliamo contropartite". Su Chiesa: "Ci parlerò quando tornerà dalle vacanze. Ci metteremo seduti e capiremo le sue intenzioni".

Nel corso della presentazione di Pradè c'è spazio per le emozioni ("ho chiesto 10 minuti di tempo prima di entrare, oggi non è facile per me. Io questo popolo me lo sento addosso. Non ho ansia da prestazione, ma un grande senso di responsabilità") e non può mancare l'applauso quando il nuovo dirigente parla di Davide Astori: "Le promesse le mantengo. Quando sono andato via dalla Fiorentina non me l’aspettavo, in quel giugno, il giorno prima ero in Spagna per prendere un giocatore ed il giorno dopo non ero più direttore sportivo. Uscì un comunicato, mi chiamò tutta la squadra. Il primo fu Davide Astori, che mi ringraziò per averlo portato a Firenze. Io gli promisi una cosa e gli dissi: 'Davide, un giorno torneremo insieme'. E quel giorno è arrivato oggi".

Poi la raffica di domande sul mercato. Primo obiettivo sfoltire la rosa. “La società ha 73 contratti in essere, più 2 di rientro a dicembre. 60 di questi non sono funzionali al nostro progetto. Avrò un tetto salariale più alto rispetto a quello degli ultimi anni, ma prima dobbiamo snellirci".

Il nuovo ds spegne sul nascere il sogno De Paul. "Non lo compri, è fuori dai parametri perché costa tantissimo, anche se mi piace tanto. Io ho preso possesso di tutto dal 1° di luglio. Adesso siamo al lavoro a testa bassa, cercando di fare il meglio possibile". Così come Pavoletti. "E’ incedibile, altrimenti il mio amico Marcello Carli viene linciato a Cagliari, dopo le trattative per Barella”. Su Dragowski. "Se mi garantisce che vuole restare, lui sarà titolare della Fiorentina e della nazionale polacca". La sua conferma chiuderebbe le porte a Viviano. "Mi piacerebbe avere delle persone che gestiscono lo spogliatoio, mi piacerebbe avere un Lupatelli, ad esempio. Ci vuole tempo, pazienza e calma. Viviano? Emiliano è fortissimo, gli voglio un bene dell’anima. L’ho chiamato, gli ho detto la verità: lui mi ha detto che si mette a disposizione, ma non lo posso prendere, sarebbe una pressione enorme su Dragowski. Poi immaginatevi se sta in panchina contro la Juventus: impazzisce".

Sulle trattative. "Inglese ci piace, ma non è sostenibile a quei costi. Bennacer mi piace da tanto tempo. Sta giocando la Coppa d’Africa e lui vorrebbe giocare la competizione europea. Questo aspetto ti dà grande forza per prendere i giocatori. Rog no, non c’interessa. Ounas mi piace, ma se parlo con loro di Veretout e chiedo Ounas, mi sa che poi gli devo dare anche la differenza...".

Si passa poi alla suggestioni. "Borja Valero? La suggestione c’è stata, quanto è fiorentino lui è tanta roba. Solo che prende troppo di stipendio. Biglia e Badelj sono forti, ma hanno costi alti".

L'approccio con De Rossi. "Quattro amici al bar, è quello che è successo a noi. Tra una battuta e l’altra, il rapporto tra me Vincenzo e Daniele è così. Non c’è stato un si o un no, perché non siamo mai arrivati ad una proposta di contratto".

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