Lo svedese sembra destinato a salutare i rossoneri, ma non il calcio giocato: "Non mi dò pace, ma serve equilibrio. Monza? Galliani mi vuole..."
Zlatan Ibrahimovic allontana ancora la data del ritiro. A quasi 42 anni, e al termine di una stagione tormentata dagli infortuni e con solo 4 presenze all'attivo, l'attaccante svedese conferma di volerci provare ancora: "Non sono uno che molla - le sue parole all'inserto Stile della Gazzetta dello Sport -. Però ci deve essere anche gioia in quello che fai, non posso non avere pace in quello che so fare da numero 1, giocare a calcio. Però non siamo ancora là, penso che ho ancora da dare. Se penso di smettere? Non credo, penso di continuare a giocare, ma devo trovare equilibrio come nella vita: se non hai serenità, stabilità, sei una bomba e le bombe esplodono".
Ibra ha poi parlato delle sue condizioni di salute: "Sto bene, sto bene. Ho lavorato tanto, ho forzato tanto, non solo quest’anno anche l’anno scorso. Ma quando ero ko la squadra aveva bisogno e quando hai fatto una cosa per tutta la vita, quando sai cosa devi fare ma non riesci a farlo, allora continui, perché non ti dai pace, io non mi dò pace. Non ho ancora trovato l’equilibrio. Io mi sento Superman ogni volta che rientro, ma devo avere equilibrio".
Il suo futuro sembra lontano dal Milan, ma su questo lo svedese non si sbilancia: "Sto bene al Milan, Milano è casa mia. Del mio contratto non so nulla, l'anno scorso ho detto a Maldini: 'fai te'. E mi è arrivato un foglio da firmare. A me basta sapere di essere un giocatore del Milan e allora so cosa devo fare, il resto non importa. M'importa solo di tornare in campo, altrimenti la gioia diminuisce. Ho ancora voglia, ma serve equilibrio".
Infine l'ipotesi Monza: "Galliani mi chiama tutti i giorni da tre anni e mi dice sempre che Monza è bella, che c'è una bella natura e che sul tavolo c'è già il contratto, ma io sono un giocatore del Milan e sono orgoglioso di esserlo. A una certa età non c'è più ego, non hai bisogno di dimostrare. Sono qua per aiutare il Milan, non come adesso. Voglio essere in campo, lì posso aiutare molto di più".