Duro comunicato della società di De Laurentiis: "Ribadiamo che ha ancora tre anni di contratto"
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Duro comunicato del Napoli in risposta alle parole del procuratore di Khvicha Kvaratskhelia, Mamuka Jugeli, e al padre dello stesso attaccante georgiano dopo le parole da entrambi rilasciate alla tv georgiana Imedi: “In riferimento alle dichiarazioni dell'agente di Kvaratskhelia, Mamuka Jugeli, e del padre Badri, il Calcio Napoli ribadisce che il giocatore ha un contratto di altri tre anni con la società. Kvaratskhelia non è sul mercato. Non sono gli agenti o i padri che decidono del futuro di un calciatore sotto contratto con il Napoli ma la società Calcio Napoli! Fine della storia”. Questa la nota ufficiale del club partenopeo.
Botta e risposta. Ancora una volta. Dopo lo scontro con il procuratore di Di Lorenzo, con tanto di replica social, è ora la volta del georgiano. E De Laurentiis fa sentire la sua voce: dice no e precisa come stanno le cose, quali siano i rapporti di forza. Chi decide cosa e quando. A parole è tutto chiaro, oltretutto è nota la capacità del presidente azzurro di far rispettare i contratti, senza cedere alle prove muscolari di procuratori o familiari dei suoi giocatori. Resta, tuttavia, la spiacevole sensazione di un rapporto che si è logorato e che difficilmente potrà tornare a essere quello che era. Il contratto di Kvara in scadenza nel 2027, come evidenziato nel comunicato societario, è al centro del confronto-scontro. Contratto con un ingaggio troppo basso per l’importanza che Kvara e che De Laurentiis era pronto ad aumentare (sembra triplicare) dal prossimo primo luglio. Evidentemente qualcosa si è rotto nella trattativa tra le parti, probabilmente dopo l'arrivo della prima offerta ufficiale del Psg, disposto a versare al Napoli oltre 60 milioni di euro (ma pronto ad alzare la proposta, spingendosi dicono in Francia anche a quota 100), e nel contempo pronto a ricoprire d'oro il giocatore con un super-contratto, da top player europeo. Una questione che non si chiuderà di certo con il presente botta e risposta, aggiungendosi a quella relativa a Di Lorenzo. Con sullo sfondo anche il futuro di Osimhen che ancora non è delineato. Insomma, per Conte prime grane non certo gradite.