Il canadese atteso a Milano giovedì per visite e firma. Solo l'uscita del cileno porterebbe invece a nuovi innesti in attacco
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Tajon Buchanan sarà il primo calciatore canadese a vestire la maglia dell'Inter. Usiamo il tempo futuro perché serve ancora un po' di pazienza perché l'esterno del Bruges possa indossare i colori nerazzurri: diciamo un paio di giorni, quanto serve per vederlo sbarcare a Milano giovedì, svolgere le visite mediche e completare l'iter del trasferimento. Tutto in tempo per permettergli di testare dal vivo l'atmosfera di San Siro, sabato contro l'Hellas Verona: se non in panchina, almeno dalla tribuna. Acquisto a titolo definitivo, circa 7 i milioni al Bruges, più 3 di bonus: chiusura di un affare per un esterno fortemente voluto, un giocatore che il ds Ausilio seguiva da tempo, con un'accelerazione sui tempi dovuta all'infortunio di Cuadrado. Accelerazione utile però anche a evitare l'inserimento di pericolosi concorrenti.
Prima e per quanto previsto unica operazione di mercato dell'Inter a gennaio. Altre, infatti, non sono al momento all'orizzonte. Nemmeno là davanti, in attacco, dove alle spalle di Lautaro e Thuram c’è sì Arnautovic in risalita ma anche il grosso interrogativo relativo a Sanchez. Chiunque, osservando la rosa nerazzurra e misurando il cammino da qui a fine stagione, capisce che per Inzaghi la coperta è corta. La società ribadisce che non ci saranno operazioni sul fronte offensivo, che non c'è nessun motivo di intervenire, che il tecnico ha altre eventuali soluzioni all'interno del parco giocatori a sua disposizione etc. etc. Ma la realtà è che se ci fossero risorse non si esiterebbe a intervenire. Ma così non è. Solo un'uscita, dello stesso Sanchez, potrebbe far cambiare le cose. Ma il cileno non ci sente, ha sinora declinato le offerte arrivate (dall'Arabia) e intende chiudere la stagione a Milano. Se da qui a fine gennaio dovesse invece cambiare idea, allora ovviamente tutto cambierebbe. Ma con quali reali alternative? Questo l'altro grande problema, di più difficile risoluzione ancora. A meno che Muriel, in scadenza con l'Atalanta a giugno, non spingesse per salutare anzitempo Bergamo e che patron Percassi fosse disposto ad accontentarlo...