Il tecnico nerazzurro ha lasciato la sede del club senza rilasciare dichiarazioni
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Non sarà un'estate come quella dell'anno scorso: la sostenibilità dei conti resta fondamentale - lo ha ribadito anche Marotta senza giri di parole - ma la squadra verrà rinforzata, senza doverla stravolgere. Anzi, tutt'altro. Il messaggio del presidente Steven Zhang era già arrivato sotto traccia a Simone Inzaghi dopo che il tecnico dell'Inter aveva chiesto conferme nell'immediato post-Sampdoria ma oggi si è visto con il numero uno nerazzurro in un meeting durato cinque ore (presente anche tutto il management interista) per parlare delle prossime mosse di mercato. Il presidente Zhang vuole una squadra che possa riprendersi subito lo scudetto finito sulle maglie dei rivali cittadini: per prima cosa intende ripartire blindando proprio la guida tecnica, per questo vuole prolungare il contratto di Inzaghi, portando la scadenza al 2024 (con opzione per il 2025) alzando l'ingaggio sino ai 5,5 milioni a stagione.
Detto questo, le altre due firme che si attendono a breve sono quelle di Handanovic e Perisic: certa quella del portiere sloveno che resterà ancora un anno per giocarsi il posto con Onana (il camerunese è atteso oggi in sede in Viale della Liberazione), probabile a questo punto quella dell'esterno croato, dopo l'incontro di ieri con i suoi agenti giudicato dal management nerazzurro decisamente positivo. Sul fronte partenze - con gli addii certi di Vidal, Ranocchia, Kolarov, Vecino, Radu e quello molto probabile di Sanchez - resta il rischio di dover rinunciare a un titolare, un cosiddetto big: rischio dovuto alla necessità di operare in attivo per circa 50 milioni di euro ma subordinato chiaramente all'arrivo di una offerta monstre. Eventualità "possibile" ma non necessariamente probabile: Marotta e Ausilio hanno diverse carte da poter giocare per operare in attivo, partendo da Pinamonti e Satriano ad esempio, due giovani attaccanti che hanno ottime prospettive di mercato. Per rinforzare la squadra, invece, i gli obiettivi sono chiari: Bremer - anche se non dovesse partire un difensore, a maggior ragione se il sacrificato fosse Bastoni - un vice-Brozovic come Asllani dell'Empoli (occhio però a Torreira), Dybala (l'argentino aspetta la proposta ufficiale dei nerazzurri) e Mkhytarian, questi ultimi due svincolati rispettivamente da Juve e Roma. Sul fronte attacco resta la necessità di trovare una punta di peso che affianchi o faccia rifiatare l'intoccabile Lautaro: non è detto che Marotta non torni alla carica per Scamacca. Lukaku, per ora, è una mission impossible. Per ora almeno.