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Inter, Juve, Milan e Napoli: chi alza l'asticella scudetto? Due mesi per decidere il mercato

La classifica a fine anno ci dirà chi e come andrà a caccia di rinforzi per puntare al titolo. Ma le nostre big si stanno già muovendo...

di Alessandro Franchetti
02 Nov 2023 - 11:02
 © Getty Images

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Due mesi caldissimi prima di un gennaio che promette di essere rovente. L'ultimo pezzo di questo 2023 ci dirà chi e quanto le big del nostro campionato si muoveranno sul mercato alla ricerca dei rinforzi adatti a scattare nella corsa scudetto. Manca ancora un'eternità sportiva, eppure tutte, bene o male, si stanno muovendo: dall'Inter alla Juve, passando a Milan e Napoli, con qualche ovvia differenza e la certezza che, in ogni caso, servirà la giusta dose di fantasia per piazzare il colpo migliore. 

La verità è che gennaio non sarebbe mai un mese da grandi colpi, ma è in parte l'occasione migliore per trovare rinforzi. Un po' perché le big d'Europa, in linea di massima, si muoveranno con maggiore decisione in estate e un po' perché, per qualcuno, è forse l'ultima possibilità di spendere senza far troppo di conto. Ma dato che di lotta scudetto si parla, è bene per il momento restringere il campo a Inter, Juve, Milan e Napoli, le squadre da tutte accreditate alla vittoria finale. 

Ma andiamo con ordine e partiamo proprio dalla Juventus. Il bilancio presentato ieri dai bianconeri ci ha detto due cose: che i conti, in qualche modo, stanno migliorando ma anche che, tornando in Europa, ci sarebbe da risolvere un problema, che oggi pare grande, sul fronte del Fair Play Finanziario. Spieghiamoci: i bianconeri in questo momento sforano in maniera piuttosto evidente i parametri. Il che, in altre parole, significa che il rientro in Champions costringerà il club a una chiacchierata approfondita con la Uefa per mettere nero su bianco un accordo. E dato che è del tutto improbabile che i numeri possano migliorare in maniera così evidente in un tempo così stretto, è presumibile che gennaio sia per la Juve l'ultima occasione per andare con decisione sul mercato. Perché a luglio, poi, il profilo dovrà tornare basso come è stato la scorsa estate. Anche per questo le grandi manovre sono abbondantemente partite: De Paul è un profilo che piace e che aiuterebbe a restituire qualità tra centrocampo e trequarti, Zielinski è un pallino di Giuntoli ma non si muoverà prima della prossima estate, dietro qualcosa va fatto. I rinnovi importanti sono già tutti in discussione. Se la Juve resterà in linea di galleggiamento scudetto fino a gennaio, è certo che proverà a "strappare" sul mercato per contendersi il titolo fino alla fine. E quando la Champions peserà sulle avversarie dirette, gli eventuali rinforzi bianconeri potrebbero fare realmente la differenza. 

La situazione dell'Inter non è molto diversa, anche se Marotta e Ausilio hanno abbondantemente dimostrato di sapersi muovere agilmente sul mercato anche senza grandi risorse. Per i nerazzurri, come per la Juve, gennaio è un mese proficuo che anticiperà la dead line, fondamentale, di maggio, data di scadenza del prestito Oaktree ancora in via di discussione. Cosa accadrà nel momento in cui dovrà essere saldato non è dato saperlo - ci sono grandi movimenti in corso per arrivare a un rifinanziamento -, quindi sarebbe saggio, nell'incertezza, rinforzarsi a gennaio. Il nome che tutti conoscono è quello di Taremi, giocatore in uscita dal Porto che colmerebbe l'unica grande lacuna della rosa di Inzaghi, vale a dire il ruolo di vice-Thuram. I contatti con l'iraniano e il suo entourage ci sono già stati e le parole di apprezzamento del giocatore verso i nerazzurri sono puntualmente arrivate. La concorrenza potrebbe essere quella del Milan, vicinissimo a Taremi in estate, ma proprio il finale di quella trattativa saltata in extremis potrebbe chiudere la porta a nuovi colloqui tra i rossoneri e il giocatore favorendo le manovre di Marotta e Ausilio. Per inciso: piazzare Taremi nella rosa, quando la Champions si farà dura, sarebbe un salto in avanti notevole e forse necessario, perché sempre per via dei conti da tenere d'occhio, i soldi dell'Europa conteranno eccome. 

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Milan e Napoli sono accomunate nel limbo di chi insegue e non sa se a fine anno sarà ancora aggrappato al gruppo scudetto. Pioli e Garcia, confermati fino a prova contraria, sono un po' il grande enigma, perché è evidente che gli eventuali rinforzi dipenderanno anche dalla guida tecnica. Dando fin qui per scontato che possano essere ancora al loro posto a capodanno, diciamo che il centravanti è o sarà un capitolo aperto per entrambi. Da una parte, è evidente, perché le prestazioni di Jovic non hanno fin qui consentito ottimismo sul fronte vice-Giroud. Dall'altra perché, per quanto De Laurentiis alzi il muro, il richiamo dei soldi arabi potrebbe tornare a essere molto forte a gennaio per Victor Osimhen. Logico, in questo senso, guardarsi attorno, con un nome buono che potrebbe diventare comune: Jonathan David del Lille. Quando la scorsa estate il futuro di Osimhen sembrava in dubbio, il nome del centravanti dei francesi girò parecchio a Napoli. E il motivo è logico: i campioni d'Italia avrebbero avuto le risorse economiche per strapparlo al Lille e il curriculum del giocatore era senz'altro all'altezza di una sostituzione così complicata come quella del nigeriano. Il fatto è però che dai 26 gol in 40 partite dello scorso anno, si è passati ai 4 in 15 di questa prima parte di stagione. Il che potrebbe pure far riflettere sull'eventuale spesa - scesa, anche per via dell'avvicinarsi della scadenza del giugno 2025 - dai 60 milioni che furono ai 40 di oggi. Soldi che, in caso di partenza di Osimhen, intendiamoci, il Napoli avrebbe in ogni caso. E il Milan? Il Milan sa di dover spendere prima o dopo una cifra molto simile per l'attaccante. Giroud ha l'età che ha e il centravanti sarà il rinforzo inevitabile della rosa. Se a gennaio o giugno dipenderà forse dalla Champions - sarà dentro o già fuori? - e dal posizionamento in campionato. Anche perché i rossoneri devono mettere una pezza anche in difesa e qualche altra spesa dovranno farla. In fondo a due mesi che saranno caldissimi e che anticiperanno un gennaio rovente.

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