Ben avviata la trattativa per il giocatore del Sassuolo, ma la chiusura non può tardare troppo
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Non sarà un mercato facile e di certo neppure faraonico quello dell'Inter, ma a Simone Inzaghi è stato comunque ribadito dalla proprietà che l'equilibrio tra competitività e sostenibilità gli assicurerà una rosa capace di puntare al vero prossimo obiettivo, vale a dire la seconda stella. Punto di partenza che significa, innanzitutto, alcune garanzie che il tecnico nerazzurro considera imprescindibili per poter continuare a svolgere il suo lavoro: la prima, visto che se ne è scritto in queste ore, è che Barella - ad esempio - è intoccabile. Lecito l'interesse del Newcastle, chiara però anche la posizione del club: non è in vendita. Questo al di là della presunta offerta di 60 milioni di euro (comunque bene al di sotto del valore del centrocampista nerazzurro). Nicolò, come Bastoni e Calhanoglu prossimi al rinnovo, come anche Lautaro: l'Inter di domani poggia su questa spina dorsale.
Detto questo, il lavoro non manca di certo a Marotta e Ausilio. Attacco e difesa sono capitoli aperti: da definire il futuro di Lukaku e da colmare il buco lasciato dall'addio di Skriniar. Il viaggio del ds nerazzurro a Londra per parlare con il Chelsea del nuovo prestito di Big Rom e di quello di Koulibaly non ha portato alla fumata bianca. Anzi. Tuttavia nessuno si immaginava il contrario. I due club si stanno studiando: l'Inter ha dalla sua il sì di entrambi i giocatori, i Blues hanno interesse per Onana. Le parti si sono aggiornate, a breve. Altri nomi sono stati fatti, Dumfries ad esempio, così come si è parlato di Chalobah e Loftus-Cheek: per ora dei diversivi, i veri rispettivi obiettivi sono infatti i primi menzionati. Di oggi, invece, le voci di un interessamento per Folarin Balogun, di proprietà dell’Arsenal, ma in questa stagione al Reims in Francia. Ne scrive la Gazzetta, evidenziando un'altra necessità dei nerazzurri. Con Dzeko che non rinnova e Correa che non convince, in attacco non basta la riconferma di Lukaku. Il bosniaco, a fine contratto, dovrebbe accasarsi al Fenerbahce, in Turchia, per l'argentino servono invece acquirenti. Qualche sondaggio ma nulla più al momento. E questa rischia di essere la grana più grossa perché come l'anno scorso il presidente Zhang prima di dare l'ok a nuovi ingressi vuole conseguenti uscite. Il tempo più essere dunque un pericoloso nemico, come si ricorderà per i casi Bremer e Dybala.
Questo discorso vale per il centrocampo, oggi. L'Inter ha una corsia preferenziale per Frattesi, Inzaghi ha fatto anche il nome di Milinkovic-Savic. Per il primo la trattativa è molto ben avviata, sui 35 milioni con l'inserimento di Mulattieri nell'affare, per il secondo solo impostata: ma l'una o l'altra potranno definirsi solo a fronte di una uscita importante. Se il sacrificato dovesse essere un centrocampista l'indiziato è Marcelo Brozovic. Con l'addio di Gagliardini resterebbe però numericamente un buco da colmare. Insomma, come si vede anche quest'anno il management dell'Inter è costretto a camminare sul filo dell'equilibrio. La speranza dei tifosi nerazzurri è che come negli anni passati riesca nell'impresa di mantenere o addirittura incrementare la competitività della rosa.