Onana, il guardiano nerazzurro
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Ten Hag, tecnico dei Red Devils, è un vecchio estimatore del camerunese: pronta un'offerta da 40 milioni, ma i nerazzurri ne vogliono almeno 10 in più
C'è la Premier nel futuro di André Onana e l'Inter, tutto sommato, potrebbe farsene una ragione. Il Manchester United, complice Ten Hag, che da sempre lo considera un suo pupillo, ha messo gli occhi sul portiere camerunese ed è pronto a mettere sul piatto un'offerta da 40 milioni. Al momento in via della Liberazione non fanno una piega e attendono intanto che dalle parole si passi ai fatti, quindi che i Red Devils alzino l'asticella arrivando almeno a quota 50. La cifra, in quel caso, sarebbe considerata all'altezza del giocatore da Marotta che, nel frattempo, ha già bloccato Vicario.
Che qualcosa si stia muovendo lo ha di fatto spiegato il presidente dell'Empoli, Fabrizio Corsi che, intervistato da Lady Radio, ha raccontato di aver parlato con un grande club che, parole sue, "mi ha detto che potrebbero cedere il loro portiere all'estero e sarebbe interessato al nostro". Inutile dire che tutto fa pensare proprio all'Inter, già da qualche settimana nel mood di lasciar partire Onana per fare cassa. Meglio ancora: Onana in Inghilterra, Brozovic in Arabia, poi sotto con gli acquisti a partire dalla risoluzione del caso Lukaku.
Ma restiamo sul portierone nerazzurro. Lo United aspetta fine mese quando andrà in scadenza il contratto di De Gea, con il quale la trattiva per l'eventuale rinnovo è naufragata da tempo e che, come molti illusti colleghi, sta aspettando l'offerta giusta da Saudi. Una volta salutato l'attuale "inquilino", ecco che da Manchester partirebbe l'assalto a Onana. Il camerunese sarebbe felice di ritrovare l'amico Ten Hag, l'Inter sarebbe felice di fare cassa e Vicario, certamente, sarebbe felice di fare l'atteso salto di qualità e trovare una maglia da titolare in una squadra che lotterà per lo scudetto. Cosa manca dunque? Mancano una decina di milioni, problema che potrebbe risolversi in fretta. E' quasi tutto apparecchiato insomma, non resta che aspettare.
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