Marcelo Brozovic e l'Inter: lo screzio coi tifosi, la svolta con Spalletti, i km macinati e la trasformazione in Epic
© Getty Images
© Getty Images
Gli addii sono sempre le cose più difficili ma anche le più importanti perché sono i gesti che verranno ricordati
di Gianluca MazziniSicuramente è una dimenticanza. Impegnato a firmare contratti, a contare petrodollari, a giocare sui social, Brozo si è dimenticato dei suoi (ormai) ex tifosi. Gli addii sono sempre le cose più difficili ma anche le più importanti perché sono i gesti che verranno ricordati.
Gli interisti per come lo hanno trattato un saluto magari scherzoso lo meriterebbero. E’ diventata una prassi per tutti i campioni che cambiamo maglia. Quando un uomo simbolo se ne va lascia il suo saluto magari (comodamente) sui social. Marcelo Brozovic da Zagabria 31 anni è arrivato a Milano nel gennaio del 2016. Si presenta a San Siro con un anonimo loden verde e un ciuffo biondo ossigenato per vedere l’Inter capolista di Mancini perdere 0-1 con il Sassuolo per un rigore di Berardi al 95’.
© Getty Images
© Getty Images
Ci mette poco a conquistare la simpatia degli interisti e la considerazione degli allenatori. Per tutti (Mancini, De Boer, Vecchi, Pioli, Spalletti, Conte, Inzaghi) è titolare quasi inamovibile. Dalla Dinamo Zagabria arriva per appena 8 milioni e a Milano macina chilometri e disegna gioco e si valorizza. In nerazzurro gioca 261 partite segnando 25 gol. Porta a casa cinque trofei: uno scudetto, due Coppe Italia e due Supercoppe italiane. Inventa il “coccodrillo”, manda (spesso) a quel paese i compagni, fa pazzie nello spogliatoio (che non tutti apprezzano). In campo e fuori fa combutta con l’amico fraterno Barella (Bare dove sei? twitta prima di andarsene) Gioca la finale Champions contro il City come capitano dell’Inter. Lascia Milano da vicecampione d’Europa. Decide di “sacrificare” gli ultimi anni di carriera ai petrodollari. Lo voleva il Barcellona. I soldi che va a guadagnare in Arabia sono più dei milioni di tifosi interisti che già lo rimpiangono (ma in campo la squadra di Inzaghi ha fatto molto bene anche senza di lui). Buona vita Marcelo, ma San Siro ti resterà nel cuore e anche i tifosi che non hai (ancora) salutato!
IL SALUTO DELL'INTER