Il croato in uscita dall'Inter, ma chi può sostituirlo? Tutte le piste sono complicate
Se Perisic vuole l'Arsenal, l'Arsenal mette sul piatto Ozil. Detta così è semplice, semplicissima. Persino troppo per essere percorribile. Certo, l'ipotesi su cui insistono i tabloid inglesi è suggestiva, quasi automatica, ma nella realtà tra le possibili soluzioni sul tavolo di Marotta è quella ora come ora con meno chances di realizzazione. Perisic all'Arsenal ci può effettivamente andare, a patto che i Gunners, che per ora sono fermi a 4 milioni per il prestito e 40 per il riscatto, paghino invece un prestito talmente oneroso da trasformare nei fatti il diritto di riscatto in un obbligo mascherato.
Considerare Ozil una possibile contropartita, mantenendo la formula secca del diritto di riscatto, significa non considerare lo stipendio elevatissimo del tedesco, vicino ai 12 milioni netti a stagione: cifra assolutamente non alla portata dei nerazzurri (basti pensare che Suning si è spinta fino ai 7 mln più bonus per il rinnovo di contratto di Icardi!). Difficile (meglio sarebbe dire irrealistico) che l'Arsenal decida di prendere Perisic, assicurare ai nerazzurri l'obbligo di riscatto e accollarsi oltretutto il pagamento di una parte sostanziosa dello stipendio di Ozil.
Più plausibili dunque le altre due piste. Per Carrasco, lo ha ammesso anche Marotta, sono stati fatti dei sondaggi, la soluzione potrebbe essere l'inserimento di Candreva nella trattativa con il Dalian Yifang, club cinese proprietario del cartellino del belga. Restano però due nodi: l'ingaggio attuale dell'ex Atletico Madrid (pari a 10 milioni, cifra che resta assolutamente fuori mercato per l'Inter) e la reale volontà di Candreva di lasciare Milano per la Cina.
Ecco dunque l'ipotesi De Paul, la più plausibile. Con l'Udinese c'è già un accordo per la prossima estate (anche se il Napoli resta un fattore di disturbo), l'accelerazione diventerebbe obbligatoria (l'esito non scontato, comunque) in caso di addio di Perisic. Ma i friulani possono permettersi di perdere il giocatore già ora? A fronte di un introito sostazioso (30/35 milioni) sarebbe anche possibile, ma la domanda a questo punto è un'altra: l'Inter è in grado di spendere tanto in questa sessione di mercato ancora sottoposta ai vincoli del Fair Play? La risposta è no. La sola formula, anche qui, sarebbe quella del prestito oneroso con obbligo di riscatto. Ed è quella su cui sta effettivamente lavorando Marotta che davanti a sé ha tre giorni e mezzo di fuoco. Questa, al momento, è la sola certezza.