L'Inter fa muro: il Toro via solo con la clausola. E intanto l'uruguagio vede il ritorno in Italia
Junior Firpo? Nelson Semedo? Arturo Vidal? No, l'Inter non scende a patti per Lautaro. O meglio, questo è l'input di Antonio Conte: sulla coppia Lukaku-Martinez il tecnico nerazzurro ha lavorato un anno, creando una "macchina d'attacco" quasi perfetta e non ha alcuna intenzione di rinunciare a un progetto di grandissima prospettiva, con ancora ampi margini di miglioramento. Per cui perché il Toro vada a Barcellona la possibilità è solo una (al momento), vale a dire che i blaugrana paghino i 111 milioni della clausola e che il giocatore accetti il trasferimento. Cosa, quest'ultima, scontata (anche e soprattutto per il richiamo di Messi) ma che non comporta il fatto che Lautaro forzi la mano: l'argentino non ha infatti intenzione alcuna di "creare disagi", va da sé però che nel caso di permanenza il contratto in essere dovrà essere rivisto e adeguato, nella durata (attualmente è valido fino al 2023) e nell'ingaggio. L'Inter non può e vuole arrivare ai 10 milioni messi sul tavolo dal Barcellona, ma di certo può alzare l'offerta portandola al livello di quanto pattuito con Lukaku.
Il discorso Cavani, invece, è scollegato da quello relativo a Lautaro. L'uruguagio, semmai, è destinato a prendere il posto di Sanchez: Edinson, corteggiato anche dall'Atletico Madrid, sa che dai 12 milioni percipiti attualmente al Psg dovrà scendere almeno a otto e l'ipotesi di tornare ora in Italia sta prendendo sempre più forza nella sua mente. Arrivasse all'Inter, potrebbe poi trovarsi come compagni di squadra sia Nainggolan che Perisic: intendiamoci, Marotta deve affrontare per entrambi il discorso prestito-riscatto con Cagliari e Bayern (il ceo dei bavaresi Rummenigge ha dichiarato che a breve parlerà con la dirigenza nerazzurra), ma da parte di Conte c'è l'assoluta disponibilità a lavoraare con i due, consapevole delle loro indubbie qualità. Nessuna chance, invece per Icardi: col Psg si entrerà a breve nella fase più calda della trattativa, i 50 milioni offerti da Leonardo per il riscatto non sono considerati assolutamente sufficienti. Ma, si sa, le trattative il più delle volte si chiudono a metà strada tra offerta e richiesta (e il riscatto pattuito è di 70 milioni, per cui...).