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MOSSE NERAZZURRE

Inter, Caicedo ma anche Salcedo per l'attacco. Da sciogliere il nodo Sensi

Vertice di mercato in casa nerazzurra: per il reparto avanzato il nome caldo è quello dell'ex Lazio ma si parla anche di un ritorno

24 Gen 2022 - 18:35

La dirigenza dell'Inter è al lavoro per trovare l'attaccante che chiede Simone Inzaghi dopo l'infortunio di Correa. Il nome caldo è quello del 33enne Felipe Caicedo, che il tecnico nerazzurro ha già allenato alla Lazio e che al Genoa, dove è arrivato in estate, sta giocando poco. L'idea è quella di prenderlo in prestito per cercare di 'tamponare' l'emergenza nel reparto avanzato. Il giocatore da parte sua tornerebbe di corsa dal suo ex allenatore. Ma nelle ultime ore si è fatta largo un'altra ipotesi: richiamare a casa Eddie Salcedo, classe 2001, attualmente in prestito allo Spezia dopo due stagioni al Verona che in questa stagione ha fatto registrare nove presenze e neppure un gol. Salcedo potrebbe però anche essere la chiave per arrivare a Caicedo.

Caicedo potrebbe essere anche 'liberato' dal trasferimento di Roberto Piccoli al Genoa. Secondo quanto riporta TuttoAtalanta, la strada per il trasferimento in Liguria del giovane centravanti della Nazionale Under 21 (dove ha giocato in coppia con Yeboah) sarebbe spianata: superata la concorrenza della Sampdoria, l'operazione si chiuderà con la formula del prestito secco con cifre legate all’utilizzo del giocatore. 

L'argomento attaccante è il punto centrale del vertice di mercato tra Inzaghi (da remoto vista la positività al Covid del tecnico nerazzurro) e il presidente Steven Zhang, l'ad Beppe Marotta e il ds Piero Ausilio. Ma non è l'unico tema del mercato nerazzurro: c'è infatti da sciogliere il nodo legato a Sensi. Il destino del centrocampista: l'Inter vuole trattenerelo dopo il gol nei supplementari che ha risolto l'ottavo di Coppa Italia contro l'Empoli, ma il giocatore è anche attratto dall'idea di trovare più spazio nella Sampdoria di Giampaolo. Ultimi giorni in nerazzurro per Kolarov, che rescinderà il contratto dopo sole quattro spezzoni di partita (tre in campionato e una in Champions) per un totale di 44 minuti.

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