Zhang, furibondo, sta meditando un blitz a Milano: sono tutti sotto esame
La sconfitta con il Genoa, la 5a nelle ultime 6 gare, ha fatto perdere la pazienza anche a Zhang Jindong. Il patron di Suning è piuttosto seccato (eufemismo) per il finale di stagione della sua Inter e starebbe meditando un blitz a Milano per strigliare di persona squadra e dirigenti. Quel che è certo è che sono tutti in discussione, anche Icardi, fino a poco tempo fa considerato incedibile. Maurito rischia il posto, ma soprattutto la fascia da capitano.
"La pazienza è potere: con il tempo e la pazienza, il gelso si trasforma in seta" recita un vecchio proverbio cinese. Purtroppo per Zhang, la sua Inter si è trasformata nell'ultimo mese e mezzo in una squadra inguardabile senza capo né coda, con carenze tecniche e di concentrazioni gravissime, ma soprattutto senza leader e, di riflesso, senza personalità.
Il patron di Suning è furibondo per questo finale di stagione, ma a pagare non sarà solo l'allenatore. Pioli ha le sue colpe, ma ora - dalla dirigenza alla squadra - sono tutti sul banco degli imputati. Da Handonovic a Miranda, fino a capitan Icardi: non si salva nessuno e non si sono più intoccabili. Nelle ultime tre gare salvare la faccia è davvero difficile, ma le sfide contro Sassuolo, Lazio e Udinese serviranno al numero 1 di Suning per capire con chi andare avanti e chi invece vendere al miglior offerente.
In estate ci sarà l'ennesima rivoluzione, che partirà dalla panchina: i sogni sono sempre Conte e Simeone, mentre la pista più praticabile rimane Spalletti. I cinesi cercano carisma e personalità, a partire dalla guida tecnica, poi sul mercato sarà caccia a un mix di giovani e gente di esperienza e leadership. Nello spogliatoio nerazzurro manca un leader credibile, ruolo in cui hanno fallito praticamente tutti: da Icardi a Miranda, passando per Banega e gli azzurri Candreva ed Eder. Maurito, sempre generoso in allenamento e partita, ha confermato grandi limiti come capitano, una fascia poco avvertita dal resto dello spogliatoio.
La sfida più grande di Suning è proprio quella di trovare giocatori bravi, ma che abbiano personalità da vendere. Merce rara e difficile da reperire sul mercato. Ma se i nerazzurri vogliono tornare a competere per grandi obiettivi non hanno altre strade se non quella di colmare quel vuoto di personalità all'interno di uno spogliatoio che alle prime difficoltà si sfalda come neve al sole.