La clausola è di 125 milioni e Marotta vorrebbe spendere la metà. ma l'operazione può andare avanti
Tra Ivan Rakitic e l’Inter sta scoppiando un’attrazione fatale, anche se per consumarla sarà necessaria una lunga trattativa. La voglia di cambiare c’è, dalla cerchia di conoscenti del centrocampista croato arrivano segnali forti, si è già ampiamente parlato anche di una certa predisposizione della moglie, la splendida Raquel Mauri, ad affrontare una nuova vita a Milano dopo cinque anni in Catalogna. L’attrazione è reciproca, perché anche l’Inter sta pensando a una decisa ristrutturazione del settore di centrocampo, il più sofferente in quest’ultima stagione. C’è già anche un’ipotesi di offerta al giocatore: 6 milioni più bonus all’anno, per quattro stagioni (scadenza 2023). Nel frattempo, la possibilità di un suo addio ha già scatenato una guerra interna al Barcellona. Il presidente Bartomeu ha già sentenziato: “In questo momento non ci sono le condizioni per trattare un rinnovo, se mai ne riparleremo a fine stagione”. La risposta dell’allenatore Valverde, appena confermato per la prossima stagione, è stata altrettanto perentoria: “Il rinnovo di Rakitic è importante per noi”.
Ma intanto il Barcellona ha preso dall’Ajax il giovane De Jong, che gioca proprio nella posizione di Rakitic anche se con caratteristiche diverse. E a Rakitic non andrebbe molto giù l’idea di fare la riserva. Ecco che potrebbe essere lui allora a voler forzare la mano al club per andarsene. Serve un’azione decisa, perché al momento dalla dirigenza del Barça filtra l’intenzione di lasciar partire Rakitic solamente attraverso il pagamento della clausola rescissoria, che è di 125 milioni (contratto in scadenza nel 2012). Per le ambizioni dell’Inter, Rakitic sarebbe un innesto importante ma non dovrebbe essere l’unica novità importante per la prossima stagione, quindi l’investimento da fare dovrebbe essere sui 50-60 milioni e non di più. La trattativa sarà lunga e complessa, ma intanto la prima pietra è stata posata con il gradimento del giocatore. E da qui alla riapertura del mercato possono capitare mille cose.