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L'Inter e la tradizione turca: vicino Emre Mor

In passato hanno vestito la maglia nerazzurra Hakan Sukur, Emre Belozoglu e Okan Buruk

05 Ago 2017 - 14:00

Da Emre Belozoglu a Emre Mor. Dopo anni l'Inter è pronta a riabbracciare un altro piccoletto turco, mancino, fantasioso. Corre la trattativa tra i nerazzurri e il Borussia Dortmund per portare a Milano il talento classe '97. Con il giocatore c'è già un accordo di massima e Sabatini sta per chiudere anche con i tedeschi: prestito oneroso con riscatto che diventa obbligatorio al verificarsi di determinate condizioni (presenze e gol).

Si sta per riannodare il filo della storia dell'Inter con quella della Turchia. In principio fu Hakan Sukur, arrivato nel 2000 dal Galatasaray. Un gol nel derby, 6 reti in totale, un amore mai sbocciato fino in fondo: alto, un po' sgraziato, non scaldò i cuori nerazzurri. Ma nel 2001 l'Inter decise di puntare su due piccoletti turchi del Galatasaray. Arrivarono Emre Belozoglu e Okan Buruk. Se il secondo, Okan, non diventò mai un vero titolare dei nerazzurri, mostrando sempre però grande tenacia, corsa e anche un famoso gol di testa - lui che era il più piccolo di tutti - contro la Roma, quello con il quasi omonimo di Emre Mor, Emre Belozoglu strappò un pezzo di cuore ai tifosi nerazzurri

Arrivò con il soprannome di Maradona del Bosforo. Eccessivo, ovviamente. Ma aveva un sinistro talmente impressionante per tecnica, qualità e magia che tutti i compagni dell'Inter, in allenamento, lo chiamavano Diego: il suo sinistro ricordava quello del Pibe. Sprazzi di talento smisurato, condensati in 170 cm. Due dei manifesti della sua storia nerazzurra sono stati due 3-3 pirotecnici, uno all'Olimpico contro la Lazio (doppietta: sinistro da fuori e meraviglioso pallonetto) e uno a San Siro contro la Roma. Quattro stagioni, spesso impiegato a partita in corso. Emre gioca ancora: è un classe '80 ed è il capitano del Başakşehir, squadra di Istanbul impegnata nei playoff di Champions. Con lui giocano, oltre all'italiano Napoleoni, una serie di vecchie conoscenze del calcio nostrano e non: Clichy, Inler, Elia, Adebayor.

Dovesse arrivare all'Inter, Emre Mor sarebbe a tutti gli effetti... il sesto turco della storia nerazzurra. Sì, il sesto: i conti non tornano perché oltre ai già citati Sukur, Emre e Okan, i nerazzurri hanno visto transitare per un breve periodo da Milano Umit Davala, scambiato col Milan, e Caner Erkin: entrambi non sono mai scesi in campo con la maglia dell'Inter.

Papà turco, mamma macedone. Emre Mor è nato a Copenaghen nel 1997 e non conosce una parola di turco. Lo sta imparando. Ma la sua vita è stata tutta vissuta in Danimarca: e con la nazionale danese ha fatto tutta la trafila nelle squadre giovanili, salvo poi decidere, una volta arrivato il momento, di optare per la nazionale turca. Con cui, tra l'altro, ha disputato gli Europei del 2016.

L'infanzia a Bronshoj, uno dei quartieri più complicati di Copenaghen. Poi quasi dieci anni nelle giovanili del Lyngby, fino al passaggio e al debutto tra i professionisti con il Nordsjælland. Nel 2016 la chiamata del Borussia Dortmund, club sempre attento ai giovani talenti: 9,5 milioni il prezzo dell'operazione per un giocatore che aveva sul suo curriculum 13 presenze e due gol da professionista.

Perché in Germania si erano dannati per avere Emre Mor? E perché prima la Fiorentina, poi la Roma e ora l'Inter si sono buttati all'inseguimento di questo profilo? Semplice. Il piccolo Emre, 169 cm, è un mancino tutto talento. Ama giocare sulla fascia destra, in attacco: il classico giocatore di dribbling e tecnica che cerca di rientrare verso il centro del campo. Ha intuizioni brillanti, ha cambio di passo e un sinistro ben educato, cerca l'assist, oltre ai dribbling. E salta l'uomo. Deve ancora maturare, al Dortmund ha collezionato in totale 19 presenze e un gol. Ecco, non è certo un bomber, quindi devono essere subito fermati i paragoni, di ruolo e di impatto, con Salah: Spalletti cerca un esterno d'attacco per completare il reparto, per dare un cambio a Candreva. E visto che Karamoh si è allontanato, Emre Mor diventa una soluzione brillante. Anche a partita in corso potrà dire la sua. Da vedere se il Borussia si convincerà a lasciarlo partire e se il pubblico di San Siro avrà la pazienza di aspettare che sbocci definitivamente il talento di questo giovane turco. Di Emre Belozoglu i fan nerazzurri si erano innamorati...

Intervistato da areanapoli.it, Mustafa Ozcan, agente di Emre Mor, ha svelato: "Ormai abbiamo raggiunto un accordo con l'Inter. Il Napoli? Il club azzurro non era interessato". Ora manca solo l'ok del Borussia Dortmund.

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