Restano le distanze per l'attaccante giallorosso e i rapporti tesi tra i due club non aiutano
Un segnale ben preciso. Edin Dzeko è stato convocato dalla Roma per le visite mediche (lunedì 8 luglio a Trigoria) e martedì l'attaccante dovrà presentarsi, al pari degli altri Nazionali, agli ordini del nuovo tecnico Paulo Fonseca per iniziare il ritiro secondo quanto riporta il Corriere dello Sport. Nessuna deroga dunque, niente ferie aggiuntive per il centravanti bosniaco, in parola con l'Inter. Con i nerazzurri Dzeko ha raggiunto l'intesa, quell'intesa che invece continua a mancare tra i due club. Al contrario i rapporti si sono 'deteriorati' per via dell'affaire Barella: le mosse capitoline per il centrocampista hanno fatto storcere il naso - per usare un euefemismo - al Biscione, infastidito anche dall'asse di mercato tra la Lupa e la Juventus (lo scambio Spinazzola-Pellegrini è stato emblematico in tal senso). La distanza tra le parti resta notevole con la società di viale della Liberazione che non si sposta dall'offerta di 10 miliioni e un giovane (sul nome del quale non c'è stato in precedenza l'accordo con la Roma) e i dirigenti giallorossi fermi sulla richiesta/valutazione di 20 milioni. Dal canto suo Dzeko comincia a essere infastidito per la situazione e lo ha fatto presente al suo entourage. Il giocatore ha scelto l'Inter e ritiene conclusa la sua avventura nella Capitale (ha rifiutato la proposta di rinnovo). E' vero che a Trigoria non hanno più spasmodico bisogno di effettuare plusvalenze ma è altrettanto vero che il contratto della punta 33enne scade tra un anno, quando sarà libera di firmare con un'altra squadra. Al di là delle schermaglie converrebbe quindi a tutti mettere da parte le prove muscolari e tornare a parlarsi.