Prima di pensare al mercato in entrata, la dirigenza bianconera deve occuparsi degli esuberi
Con l'entusiasmo di un tredicenne al primo bacio, la Juventus si è radunata in una bolla di felicità creata dall'arrivo in panchina di una bandiera che, pur non avendo mai allenato, ha reso euforico tutto l'ambiente. Eppure le cose non sono così diverse da un anno fa. Allora, però, c'era quello che è stato da subito percepito come il nemico da abbandonare al proprio destino. E infatti, da capro espiatorio perfetto, è stato fatto fuori appena possibile. Anche con uno scudetto sul petto.
Ora invece c'è Pirlo e il mondo bianconero è tutto bello e colorato. I problemi però sono gli stessi. La rosa è da sfoltire ma non si vuole svendere. Il primo sulla rampa di partenza è il solito Gonzalo Higuain. La destinazione più probabile è la Mls e la Juve è disposta a perderci accettando, oltre alla risoluzione, di versagli una parte del lauto stipendio fino alla fine del contratto. Sicuri dell'addio anche Sami Khedira. Più complicato, in questo caso, capire dove possa essere piazzato.
Sulla lista dei partenti ci sarebbero anche De Sciglio, Rugani, Ramsey, Douglas Costa e, forse, anche Bernardeschi e Alex Sandro, oltre ai due rientrati dai prestiti: Romero e Luca Pellegrini che potrebbero servire da contropartite. La Juve, che ha già preso due pedine importanti come Arthur e Kulusevski, si ritrova nella stessa situazione di un anno fa. Per ripartire ha bisogno di vendere, per incassare e risparmiare su stipendi a volte davvero onerosi. Senza contare che, in caso di una buona offerta, in casa bianconera non si lascerebbero sfuggire l'occasione di vendere Dybala.
Allora sì che si potrebbe pensare in grande e andare a bussare alla porta del Barcellona per tentare, per esempio, l'assalto a Suarez o a Vidal, che sarebbe felice di essere allenato dal compagno di centrocampo di tante vittorie bianconere.