Il dirigente: "Non venderanno Bonucci. Higuain può allungare di un anno e abbassare la clausola"
In esclusiva a 4-4-2, Pierpaolo Marino ha parlato dell'affare Manchester United-Pogba: "La cosa è credibile, secondo me. Pogba andò via per un'incomprensione con Alex Ferguson e a parametro zero. In quel periodo l'Atalanta, quando c'ero io, aveva un accordo di compartecipazione con la Juve, ma il giocatore preferì restare in bianconero e non venire a Bergamo, nonostante avesse poche prospettive di giocare. A Manchester Pogba non firmò il contratto da professionista. Farlo ritornare sarebbe una clamorosa rivincita da parte dello United perché non prese bene la fuga di un suo giocatore. Loro hanno i mezzi per fare questa operazione e Mourinho lo stima. A queste cifre la Juve non potrà resistere".
E con i soldi della cessione di Pogba? Per il centrocampo circolava il nome di Hamsik: "No, non credo. E' difficile che sciolga il vincolo con il Napoli che dura da quando nel 2008 lo portai lì. Con quei soldi si aprirebbero le porte per Cavani. La Juve avrebbe un attacco devastante". Il City è arrivato a offrire 60 milioni di euro per Bonucci: "Sapevo che si parlava di 40-45. In difesa la Juve fa fatica a toccare gli equilibri e Leonardo vuole anche rimanere".
In questo mercato, in tanti hanno detto di no al Napoli: "Sono state sfortunate casualità. Non sono rifiuti alla città o alla squadra di Napoli. Non mi sembrano così le cose. Chi va a giocare a Napoli sa di fare esperienza irripetibile. Higuain? La strada è tortuosa. Quando arriverà il giocatore in Italia, dopo le vacanze, potranno trovare una mediazione. Magari allungheranno il contratto di un anno con una clausola più bassa. Herrera? E' un giocatore importante. Koulibaly? Possono trovare un accordo. Devono raddoppiare o triplicare ingaggio, guadagna 700mila euro all'anno. Una cifra ridicola per un giocatore così". E sulle insoddisfazioni di Mancini, Marino ha concluso: "E' una cosa reale. Non ha più in Moratti il suo interlocutore. Ha gestito in prima persona acquisti di calciatori di fascia 28-32 anni, ora non lo potrà fare".