I due romanisti in coro: "Nel calcio sono cose che succedono". Il messaggio dell'ex su Facebook
Per 90' divisi sul campo nel match Belgio-Italia, alla fine uniti nel saluto a Miralem Pjanic che si è trasferito alla Juventus. Daniele De Rossi e Radja Nainggolan hanno un pensiero comune affettuoso nei confronti dell'ex compagno. "Sono cose che nel calcio succedono - hanno detto in coro - Ma gli vorremo sempre bene". Un pizzico d'amarezza per il belga: "Per me è come un fratello, ma ha fatto una scelta che accettiamo".
Una cessione dolorosa che i tifosi fanno fatica a metabolizzare. Ma in De Rossi e Nainggolan, compagni di mille battaglie in mezzo al campo, non c'è traccia di risentimento per il bosniaco che ha scelto la Juventus. "Pjanic da quando è arrivato a Roma è stato un compagno esemplare e un professionista impeccabile, si allenava anche quando era malato e ha giocato spesso anche con le infiltrazioni. Mi dispiace che sia andato a rinforzare una rivale ma gli vorrò sempre bene - ha detto Capitan Futuro - Pjanic non è una bandiera, le bandiere sono altri, se era così sarebbe rimasto a Lione. Il calcio al giorno d'oggi è questo e la Roma comunque resta un bene supremo. Nella sua cessione non c'è stata responsabilità da parte della società, la clausola è stata pagata», ha proseguito il centrocampista giallorosso. «Non penso che venga ceduto anche Nainggolan ma non mi fate fare il mercato della Roma. Io sono qui per l'Europeo. I tifosi arrabbiati? La gente fa quello che vuole".
Non riesce a nascondere un pizzico di amarezza Nainggolan. "Per me è come un fratello, sicuramente era meglio giocarci insieme adesso lui ha fatto un’altra scelta noi l’accettiamo. Gli continuerò a voler bene ma purtroppo nel calcio questi episodi capitano". Poi il belga congela il suo di futuro. "Io sono sette anni che sto sul mercato e ogni anno succede un macello, quindi non ne voglio più parlare. Adesso mi concentro sull’Europeo".