Resterebbe sempre il nodo centravanti con il ballottaggio Kolo Muani-Vlahovic
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La Juventus ha ufficialmente scelto Igor Tudor come successore di Thiago Motta, esonerato dalla Vecchia Signora. Un cambio al timone che porterà anche una rivoluzione nella gestione e nel modulo della squadra, passando dal 4-2-3-1 dell'allenatore italo-brasiliano alla difesa a tre che ha fatto le fortune del collega croato. Considerati gli uomini a disposizione, il 3-4-2-1 sembra essere infatti la soluzione più probabile. In porta non ci sono dubbi sulla conferma di Di Gregorio, mentre in difesa sembrano certi del posto Gatti e Kalulu, mentre il ruolo di braccetto di sinistra se lo giocherebbero Veiga e Kelly, rinforzi di gennaio che non hanno convinto appieno.
Gli esterni chiamati a coprire tutta la fascia dovrebbero essere Weah a destra e Cambiaso a sinistra, con Savona e Alberto Costa come prime alternative. In mezzo al campo la coppia più collaudata è quella formata da Locatelli e Thuram, mentre i due trequartisti dovrebbero essere Yildiz e Koopmeiners con Nico Gonzalez prima alternativa. Il nuovo modulo, almeno sulla carta, sembra sfavorire Francisco Conceiçao, che potrebbe ritagliarsi un po' di spazio partendo dalla panchina.
Il cambio di allenatore non metterà però la parola fine all'eterno dilemma tra Kolo Muani e Vlahovic. Tudor, come confermato anche nella passata stagione alla Lazio, ama giocare con una sola punta e dovrà scegliere tra il francese, partito alla grande ma poi spentosi un po', e il serbo, finito in fondo alle gerarchie di Thiago Motta e su cui pesa anche un ricco contratto in scadenza nel 2026.