Se l'attuale allenatore dovesse accettare la proposta del Psg, Deschamps sarebbe la prima alternativa. E l'Inter resta alla finestra
Nuovo colpo di scena in casa Juventus. Il presidente Andrea Agnelli ha stoppato la trattativa che sembrava poter riportare Antonio Conte sulla panchina bianconera. Una trattativa che era stata portata avanti in prima persona da Pavel Nedved e che era arrivata a un accordo verbale per i prossimi tre anni. Con il vicepresidente, Conte aveva pattuito l’idea di un programma triennale per uno stipendio leggermente inferiore rispetto a quello che l’allenatore percepiva al Chelsea, 8 milioni contro i 9 di Londra. Ma la frenata della proprietà sul nome dell’allenatore leccese non presuppone per forza la continuità della gestione attuale.
E ADESSO ALLEGRI? Tutto dipende dall’incontro – e lo si può continuare a definire imminente perché tale è – tra Agnelli e Max Allegri. La Juventus non ha alcuna intenzione di “licenziare” il suo allenatore attuale. Aspetta di capire la sua posizione. È assolutamente reale la proposta del Paris Saint Germain per un triennale da 15 milioni a stagione, è molto più empirica l’ipotesi (decisamente affascinante per l’allenatore) di una chiamata del Barcellona, che però sta pensando a Xavi. La prima mossa spetta proprio ad Allegri: se dirà di essere allettato dal Psg, Agnelli è pronto a liberarlo senza costi aggiuntivi. Se invece Allegri dovesse comunicare di voler restare, si presenterebbe il problema del prolungamento. Allegri non inizierà la stagione in scadenza di contratto, in ogni caso. E se le premesse saranno queste, si vedrà proporre dalla Juve un rinnovo per un’ulteriore stagione con un ritocco dell’ingaggio da 7,5 a 8 milioni di euro.
L'ALTERNATIVA DESCHAMPS Impensabile che un club come la Juve si faccia trovare impreparato di fronte all’eventualità di un cambio di gestione tecnica. E un nome nella testa del presidente c’è da tempo, quello di Didier Deschamps. Anche in questo caso si tratterebbe di un ritorno, anche se la precedente avventura del CT campione del mondo in bianconero risale alla stagione 2006-2007, quella della serie B e di una struttura societaria totalmente diversa da quella attuale. Un addio che ha lasciato molti rimpianti. Ora però i tempi sono cambiati e avere un campione del mondo in panchina è una prospettiva che sembra affascinare un po’ tutti in casa bianconera.
IL FUTURO DI CONTE Resta da capire cosa ci sia nel futuro di Conte e ovviamente l’ipotesi più probabile è legata all’Inter. Il dialogo con Marotta è impostato da tempo, la richiesta di un triennale da 10 milioni è stata fatta. Ci sono però due ostacoli da superare: qualche dubbio tecnico da parte del diretto interessato, che vorrebbe capire quali programmi ci siano sul mercato. Il secondo ostacolo invece è quello economico. Finora la proprietà cinese si è opposta a una soluzione che prevede la liquidazione di Spalletti (20 milioni lordi per i prossimi due anni di contratto) più il nuovo contratto di Conte, 60 milioni lordi in tre anni. In casa Inter, Marotta e Ausilio però sembrano fortemente orientati a una svolta e stanno provando a convincere la famiglia Zhang. Il mese di maggio sarà caldissimo sia in casa Inter che in casa Juve.