Ultimi dieci giorni di mercato ancora caldi per i bianconeri
La "vecchia" Juve continua ad andare. E fare punti. Con tutti i nuovi acquisti in panchina, Allegri si è preso infatti il primo successo della stagione. Max è ripartito dalle sue certezze e da un modulo consolidato, il 4-2-3-1. Poi, a risultato acquisito, dentro due volti nuovi e virata sul 4-3-3. Insomma, la Juve è una squadra ancora in costruzione, tra passato e presente, con uno sguardo rivolto però al futuro prossimo, molto prossimo: a dieci giorni dalla chiusura del mercato è lecito mettere infatti in conto almeno altri due innesti, uno in difesa, l'altro a centrocampo.
Come centrale il candidato più caldo è Ezequiel Garay, argentino con passaporto spagnolo in uscita dal Valencia. Allo Spartak Mosca ha detto di preferire la Serie A, in Italia la preferenza è accordata alla Juve. Sentimento contraccambiato: Marotta sa però di dover offrire qualcosa in più dei 20 milioni messi sul tavolo dallo Spartak ma rifiutati dal Valencia e la volontà del giocatore (anche in questo caso fondamentale) dovrebbe e protrebbe rendere meno complicata la trattativa.
A centrocampo (più che la suggestione Strootman, da inserire in uno scambio con Cuadrado con la Roma al momento alquanto improbabile) il nome uscito nelle ultime ore è quello di Renato Sanches: dopo essere finito nel mirino del Milan, il 20enne portoghese è difatti entrato nell'orbita juventina. Come quinta scelta del centrocampo del Bayern, l'ex Benfica avrebbe tutto l'interesse a trovare una nuova squadra per poter giocare con maggiore assiduità (lo ha dichiarato lo stesso dg dei bavaresi Rummenigge) e questo può essere il vero ostacolo sulla strada per Torino perché anche alla corte di Allegri non avrebbe certo il posto assicurato. Specie se il modulo dovesse restare quello dell'anno passato. Ma gli ultimi minuti contro il Cagliari inducono a pensare a possibili (se non probabili) varianti.