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Juve, Arrivabene si nasconde su Pogba: "Non era oggetto dell'incontro"

L'ad bianconero resta abbottonato: "Gli agenti di Paul sono gli stessi di Kean e di Pellegrini. La stagione? È una fase di ricostruzione e arrivare in Champions è una buona cosa”

16 Mag 2022 - 20:39

Nel giorno dell'ultima partita della stagione allo Stadium, l'attesa era tutta per l'incontro alla Continassa tra le Juve e l'entourage di Paul Pogba. Ma Maurizio Arrivabene ha provato a smorzare gli entusiasmi dei tifosi bianconeri, smentendo ogni trattativa con il centrocampista francese. "Chiariamo una cosa: Pogba è un giocatore del Manchester United e quindi serve rispetto per lui e per la sua squadra. Detto questo, i procuratori di Pogba sono anche quelli di Kean e di Pellegrini e normalmente ci si incontra. Ma Pogba non era per niente soggetto dell'incontro", ha detto l'amministratore delegato del club torinese.

In realtà, nel vertice con l'entourage di Pogba guidato dall'avvocato Rafaela Pimenta, agente che cura gli interessi del francese dopo la morte di Raiola, si è parlato per capire se davvero è possibile intavolare una trattativa tra la Juve e il nazionale transalpino, che è in scadenza col Manchester United ma ha richieste d'ingaggio sicuramente molto alte.

L'incontro è dovuto servire per capire i margini di un'eventuale trattativa. Se da una parte c'è la volontà di Pogba di tornare a Torino, dall'altra c'è una proposta economica più bassa rispetto a quelle del Psg, che è molto interessato all'acquisto e oggi è da considerarsi comunque avanti. I bianconeri puntano dunque sul fattore "sentimentale": l'idea sarebbe quella di mettere sul piatto 7,5/8 milioni a stagione più bonus per arrivare in doppia cifra, sfruttando anche gli sgravi fiscali del Decreto Crescita.

Ovviamente la decisione spetterà al francese, che allo United guadagna 15 milioni e quindi dovrebbe fare uno sforzo importante da questo punto di vista. Dietro i vantaggi del Decreto Crescita ci sono le speranze della Juve, che darebbe a Pogba sostanzialmente lo stesso ingaggio che avrebbe riservato a Paulo Dybala prima della rottura e magari anche quella maglia numero 10 che proprio il francese si era tolto nell'estate del 2016 e che solo dopo un anno passò all'argentino. Di sicuro, la Juve fa sul serio per riportare Pogba a casa.

Pogba e il Manchester United: sei stagioni, due trofei e qualche polemica

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La Juve, comunque, dovrà muoversi sul mercato, soprattutto a centrocampo. “Partiamo dalla disponibilità, che è legata alla sostenibilità. L’ho detto con l’acquisto di Vlahovic, la mossa di gennaio era stata fatta per anticipare il mercato. Come costudiremo la squadra? Su quella che è la sostenibilità, ma soprattutto con un bilanciamento tra giovani ed esperti. Per correttezza, se volessimo parlare con Pogba prima dovremmo parlare con lo United. È un gentleman agreement tra le squadre. Sul discorso del centrocampista sono d’accordo, stiamo valutando. Serve un corretto equilibrio tra difesa, attacco e centrocampo, ma assolutamente il discorso fatto ci sta”, ha aggiunto Arrivabene.

Che ha poi fatto un bilancio di questa stagione senza trofei: "Considerando lo scorso anno, con il quarto posto all’ultima giornata grazie al pareggio del Napoli e considerando quest’anno, con l’obiettivo che era la Champions… l’obiettivo è raggiunto. Se non vinci lo scudetto il rammarico c'è eccome, i campionati vanno vinti. Ci troviamo di fronte ad un ricambio generazionale è normale che si debba ricostruire. La vittoria è l’unica cosa che conta, oggi o domani. È una fase di ricostruzione e arrivare in Champions è una buona cosa”.

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