Il suo stipendio potrebbe essere un problema con gli emiliani in Serie B e Giuntoli è tornato a farsi avanti con l'esterno
Che sia la volta buona? Difficile dirlo, ma anche in questa estate di mercato, la Juventus e Domenico Berardi stanno provando a coronare un matrimonio mai andato a buon fine. A un anno esatto dall'ultimo tentativo, le parti stanno pensando di fare un nuovo tentativo. Questa volta l'occasione per il trasferimento a Torino è la retrocessione del Sassuolo. Per una squadra di Serie B avere in rosa un elemento da 3 milioni di euro netti a stagione potrebbe essere un problema ed è su questo che fa leva la Juve. I bianconeri hanno sondato le intenzioni del giocatore, che al momento è alle prese con il recupero di un lungo infortunio al tendine d'Achille, che lo terrà fuori sino alla fine dell'anno. A 29 anni non è ancora arrivato il momento di dire stop, ma anzi provare a rilanciarsi in un top club. E la chiamata della Signora non si rifiuterebbe.
Juve e Sassuolo, come sempre, dovranno trovare un accordo che stavolta pare però essere più fattibile. Si potrebbe partire da un prestito, secco o con diritto/obbligo di riscatto, più che da una cessione definitiva visto che bisognerà verificare anche le condizioni fisiche di Berardi. E poi agli emiliani potrebbe fare comodo avere a disposizione come possibile contropartita uno dei tanti giocatori del vivaio Next Gen. Certo, se la base di discussione tra Giuntoli e Carnevali saranno i 30 milioni di euro e oltre chiesti 12 mesi fa, allora non se ne farà nulla pure questa volta.
Anche in questo caso, però, entra in gioco un fattore "esterno". Che risponde al nome di Federico Chiesa. Se non dovesse arrivare il rinnovo e si andasse alla cessione, allora si libererebbe un posto proprio nel reparto degli esterni d'attacco di cui Thiago Motta fa molto uso.
Certo pensare di far partire un giocatore appena recuperato da un grave infortunio per sostituirlo con uno che è ancora alle prese con la riabilitazione da uno stop altrettanto serio, oltretutto di tre anni più vecchio, pare discutibile. Almeno dal punto di vista tecnico. Ma l'impressione è che, guardando anche ad altre decisioni, questa nuova Juventus abbia deciso chiudere con il passato senza preoccuparsi troppo di dover tornare a vincere in tempi rapidi.