Il nuovo direttore dell'area tecnica firmerà nel fine settimana, ma è già al lavoro su diversi dossier di mercato
In casa Juventus è cominciata l'era Giuntoli. Non ancora ufficialmente, per la firma sul contratto quinquennale bisognerà attendere il fine settimana, ma certamente in maniera ufficiosa: il nuovo direttore dell'area tecnica bianconera è infatti già al lavoro su diversi dossier di mercato, che sta dunque per entrare nel vivo. Nella giornata di martedì ha visitato la Continassa, ha pranzato con gli altri dirigenti e ha cominciato a sondare il terreno per un'abitazione a Torino. Ora è pronto a mettersi all'opera sul fronte trasferimenti, dove è atteso da una sfida tanto stimolante quanto impegnativa.
Quella che attende la Juve sarà infatti un'estate di ricostruzione, con l'obiettivo di rinforzare la squadra mettendosi alle spalle la complicatissima stagione appena conclusa, ma allo stesso tempo senza pesare sui conti, provati dalla mancata qualificazione in Champions League.
Giuntoli è stato scelto anche per questo e non è un caso che i primi obiettivi del nuovo plenipotenziario bianconero riguardino soprattutto le cessioni, di cui negli anni ha dimostrato di essere maestro: fondamentale sarà piazzare i rientranti Arthur, McKennie e Zakaria, fuori dal progetto tecnico ma in grado di garantire una buona liquidità. Gli ultimi due, in particolare, piacciono in Premier League (Aston Villa e West Ham sono le piste più calde per lo svizzero, l'americano piace anche in Turchia), mentre per il brasiliano è più facile pensare a un nuovo prestito, magari con l'ingaggio a carico del club interessato. I nomi "grossi", dal punto di vista tecnico ma anche economico, restano quelli di Chiesa e Vlahovic, ma la Juve li cederà solo a fronte di un'offerta congrua: almeno 50 milioni per l'esterno azzurro, almeno 80 per l'attaccante serbo. Un piccolo tesoretto potrebbe arrivare anche dall'addio di qualche giovane: mercato sembrano averlo soprattutto Soulé e Iling Jr, con quest'ultimo che piace molto in patria e potrebbe partire a fronte di una proposta di almeno 20-25 milioni. Per altri profili, come quelli di Barrenechea, Miretti e Ranocchia, al momento si ragiona più che altro di prestiti.
Sul fronte acquisti, invece, tutto ruota attorno al grande pallino di Max Allegri: Sergej Milinkovic-Savic. Il tecnico lo insegue da anni e il contratto in scadenza a giugno 2024 ingolosisce non poco. Lotito continua a chiedere 40 milioni per il serbo, ma più passa il tempo più il costo del cartellino è destinato ad abbassarsi. Il centrocampista biancoceleste è l'obiettivo numero uno, andrebbe ad aggiungere qualità e capacità di rifinitura a un centrocampo che con Rabiot, Locatelli, Fagioli e magari un Pogba finalmente al 100% avrebbe pochi eguali in Serie A. Un'alternativa potrebbe essere rappresentata da Teun Koopmeiners, che ha qualche anno in meno, ma una valutazione non dissimile e un contratto con l'Atalanta fino al 2025.
In attacco molto dipenderà dai destini di Vlahovic e Chiesa: Berardi potrebbe assicurare qualità e abilità nell'assistere i compagni, ma al momento la priorità viene data agli esterni. Weah è solo il primo tassello, i nomi caldi restano quelli delle ultime settimane, ovvero Parisi, Castagne, Odriozola e Holm. Un altro profilo che piace e di cui si è tornato a discutere negli ultimi giorni è quello di Nahuel Molina, che però è un titolarissimo nell'Atletico di Simeone.