Il difensore, che ha parlato con Thiago Motta, ha dubbi sulla collocazione nel progetto bianconero
Come accade spesso nelle trattative nate a sorpresa, tutto si sviluppa a velocità vertiginose per poi bloccasi a un metro dal traguardo: è il caso del possibile passaggio di Pierre Kalulu dal Milan alla Juventus. Dopo aver sfiorato la fumata bianca, ora invece l'affare è in stallo per le perplessità del giocatore: i due club hanno già trovato un'intesa sulla base di prestito oneroso di 3,5 milioni di euro con diritto di riscatto fissato a 14 milioni, più eventuali ulteriori 3 milioni di bonus e il 10% su una futura rivendita, il difensore invece non ha ancora detto sì.
Se da un lato Kalulu si è visto chiuso in rossonero dall'arrivo di Pavlovic (che si aggiunge a Tomori e Thiaw, senza considerare Gabbia fondamentale per le liste Uefa), non è che a Torino la situazione sia del tutto diversa: Thiago Motta ha a disposizione come centrali Bremer, Danilo, Gatti e pure Rugani, che però è in uscita. E allora perché cambiare se lo spazio a disposizione sarebbe più o meno lo stesso? Non è un caso che il tecnico bianconero, nella telefonata delle scorse ore, abbia provato a rassicurarlo su come avrebbe intenzione di inserirlo nel progetto.
Ora però il club bianconero vorrebbe un'accelerata, una decisione definitiva a stretto giro di posta, secondo Tuttosport addirittura entro oggi perché l'idea era di convocarlo già per il Como: che sia positiva o negativa. Perché nel primo caso regalerebbe a Motta il rinforzo desiderato, se invece Kalulu scegliesse di restare a Milano allora Giuntoli dovrebbe mettersi alla ricerca di un altro profilo per la difesa.