Simeone sanzionato con tre turni per gli insulti all'arbitro dopo Arsenal-Atletico, ma c'è l'incognita del post partita. Il Psg lo aspetterebbe, ma quanto?
Dire che per Gianluigi Buffon quello di oggi sia un giorno importante è un eufemismo. In realtà è il giorno con la G maiuscola, perché dalla decisione della Uefa e dalla squalifica che gli sarà inflitta per i fatti di Real Madrid-Juventus è evidente che dipenda gran parte del suo futuro. Compresa, anche se molto improbabile, l'eventuale scelta di lasciare il calcio.
Il punto è questo: il portiere ormai ex Juve ha di fatto un accordo con il Psg, che gli ha offerto un ricco biennale a 8 milioni di euro a stagione. Tutto fatto, firma a parte, perché prima di mettere nero su bianco i parigini, ma anche lo stesso Buffon, vogliono prima conoscere l'entità della squalifica Uefa. Che, stando agli articoli del Codice Disciplinare, e ai precedenti - ultimo, e significativo, quello relativo a Simeone, fermato per tre turni dopo gli insulti all'arbitro in occasione di Arsenal-Atletico Madrid, ndr - dovrebbe essere di almeno tre giornate. Almeno, appunto, perché ci sono le parole sul campo, che hanno portato all'espulsione, e quelle pronunciate urbi et orbi davanti ai microfoni nel dopo gara.
La partita, per restare in tema, si gioca tutto qui. La sanzione più probabile è quella di una giornata aggiuntiva. Quindi quattro turni in totale o, per dirla diversamente, mezzo girone di qualificazione. Una pena che Buffon potrebbe ritenere equa - per uno come lui, non è da sottovalutare l'impatto morale della squalifica - e che il Psg potrebbe considerare non decisiva nell'acquisto del portiere. Insomma, a Parigi vogliono Buffon per provare a vincere la Champions e la Champions si vince dagli ottavi di finale in avanti. Fino a quattro turni di stop, quindi, nessun problema e contratto pronto per passare alle firme.
Diverso il discorso se la Uefa decidesse di calcare la mano. Buffon in prima persona potrebbe considerare tremendamente ingiusta la punizione soprattutto alla luce di una carriera illibata e prendere una decisione drastica mandando metaforicamente tutti a quel paese. D'altra parte, l'investimento che il Psg è disposto a fare, anche per un portiere di 40 anni, perderebbe parte della sua logica. Questo non toglie che potrebbe decidere di farlo comunque, ma diciamo che lascerebbe spazio a qualche valutazione aggiuntiva. In ogni caso il giorno è oggi, senza più margine. Buffon aveva chiesto tempo e il tempo era solo quello che lo divideva dalla sentenza Uefa. La sentenza arriverà a ore. Poi non resterà che attendere l'annuncio, quale che sia.