Thiago Motta al capolinea: l'ex capitano, ora braccio destro dell'a.d. Scanavino, approva la scelta della dirigenza
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Il futuro di Thiago Motta alla Juventus è ormai appeso a un filo. Quella contro il Genoa alla ripresa sarà l'ultima panchina in bianconero per il tecnico italo-brasiliano, che sarà sostituito a meno di clamorose sorprese da Roberto Mancini. Il tecnico jesino, reduce dalla fallimentare esperienza in Arabia Saudita, è pronto a rilanciarsi e in casa Juve suo grande sponsor è Giorgio Chiellini. L'ex capitano, che dal settembre 2024 è tornato a Torino in veste di "Head of Football Institutional Relations" sta lavorando a stretto contatto con il ramo più aziendale del club e con l'a.d. Maurizio Scanavino.
Tra Chiellini e Mancini c'è un grande rapporto di stima e fiducia che nasce dalla comune esperienza in Nazionale, il primo nelle vesti di difensore e capitano, il secondo come commissario tecnico. Il punto più alto della loro collaborazione è stata l'entusiasmante vittoria di Euro 2020 contro l'Inghilterra a Wembley.
Il giorno prima della finale, Chiellini spese belle parole per l'allora ct dell'Italia. "Un sogno che abbiamo coltivato in questi anni, un sogno che da tempo portiamo avanti e che Mancini ci ha inculcato piano piano nella testa fino a farlo diventare realtà – le sue parole in un'intervista ai canali UEFA dell'8 luglio 2021 - Forse anche noi all'inizio, quando diceva che bisogna avere nella testa l'idea di dover vincere l'Europeo, lo prendevamo quasi per matto. E invece ha costruito in questi anni una squadra che è riuscita a creare tutto questo centimetro per centimetro, ora manca l'ultimo". Anche in uno dei giorni più bui del nostro calcio, ovvero l'eliminazione contro la Macedonia del Nord primo spareggio per la qualificazione ai Mondiali 2022, l'ex difensore si schiera dalla parte del Mancio: "Rimarrà un grande vuoto, spero che per il futuro si possa ripartire come è successo con la vittoria dell’Europeo. Speriamo ancora insieme al mister, Mancini è imprescindibile per questa Nazionale". Il divorzio tra Mancini e l'Italia avvenne come un fulmine a ciel sereno nell'agosto 2023 e anche in quell'occasione Chiello non perse l'occasione per ringraziarlo: "Sono rimasto sorpreso, non me l’aspettavo. Credo non avesse più le motivazioni adatte a continuare e credo altrettanto che sia una persona abbastanza intelligente per aver ponderato tutto per bene - le dichiarazioni al Corriere dello Sport -. Poi molte cose non si sanno e io per primo non le conosco, dall’altra parte del mondo. Ci vorrà del tempo per mettere a posto tutto puzzle; visto lo shock, è difficile analisi lucida e corretta. Gli ho scritto un messaggio per ringraziarlo: ho scoperto una persona che non pensavo fosse così generosa, mi ha aiutato tanto e abbiamo condiviso emozioni incredibili".
Mancini, invece, ha apprezzato l''attuale dirigente della Juve sia in campo che una volta che ha appeso gli scarpini al chiodo, spalancandogli le porte della Nazionale. "Giorgione con la storia che ha può fare quello che vuole. Bisognerebbe sentire il presidente Gravina, ma se lui volesse qui c’è posto…", disse in un'intervista al Corriere della Sera del 22 novembre 2022. Attestati di stima anche quando a maggio 2022 Chiellini decise di ritirarsi dalla Nazionale. "È un grande dispiacere, è stato un giocatore importante, un ragazzo per bene e un personaggio importante per tutto il calcio italiano, per la Juventus e la Nazionale - disse intercettato alla tappa Pescara-Jesi del Giro d'Italia -. Il tempo passa per tutti e le scelte vanno rispettate, ma penso che potesse giocare ancora ad alti livelli e fare qualche partita importante. Però ognuno conosce il proprio corpo, Giorgio ha preso questa decisione dopo aver vinto l’Europeo e credo che vada rispettata".
A distanza di tre anni le loro strade si ricongiungeranno con l'obiettivo comune di far tornare la Juventus ai livelli più competitivi. Uno facendo tornare i conti dietro a una scrivania, l'altro conquistando punti sul terreno di gioco.