L'ormai ex Bologna, in vacanza in Portogallo, aspetta l'incontro con il ds per chiudere: ma c'è ancora distanza tra domanda e offerta
Balla un milione e mezzo, che al lordo e per i tre anni di contratto, peserebbero sul bilancio della Juve per nove milioni circa. È questa la distanza che attualmente divide Thiago Motta dalla panchina dei bianconeri. Nulla di davvero preoccupante, ben inteso. Le parti, in un modo o nell'altro, sono persuase di arrivare a dama e un accordo si troverà. Al momento, però, l'affare più fatto dell'anno ancora non può essere sancito dalle firme. Ci sono le promesse, gli accordi verbali e la convinzione di fare un pezzo di cammino in comune. Prima, però, toccherà sedersi attorno a un tavolo un'altra volta e arrivare alla fumata bianca.
La settimana buona per far saltare il tappo allo champagne dovrebbe essere la prossima. In questi giorni Motta è in Portogallo dove si è concesso qualche giorno di vacanza con la moglie. Aveva giustamente bisogno di staccare dopo una stagione esaltante, ma anche molto tirata e ha deciso di viaggiare, a bordo della sua Harley, tra Francia e Spagna fino ad arrivare a Cascais. Nel frattempo per lui parlano gli agenti che, appunto, hanno portato alla Juve la richiesta: 5 milioni netti a stagione, contro i 3,5 offerti da Giuntoli, più un milione e mezzo per il suo staff. Non proprio robetta, anche se le richieste, al tecnico dei miracoli, non mancavano certamente e le pretese altro non sono che una conseguenza.
Giuntoli, dal canto suo, si è limitato a registrare e a comunicare all'amministratore delegato Scanavino il cachet dell'allenatore che verrà. Perché verrà, di dubbi non ce ne sono. Resta solo da capire a quali condizioni. Si incontreranno a metà strada? Più che probabile, il che, tradotto, significa magari salire a 4 netti per la Juve inserendo magari qualche bonus. Il tutto mentre il grosso del lavoro è da fare sul mercato dove, nuovi acquisti a parte, c'è qualche caso spinoso da risolvere. C'è fermento, insomma, e la situazione è in grande evoluzione. Ma andrà fatto un passo per volta, a partire da Motta dunque. Attorno a lui va costruita la Juve del futuro.