L'allenatore croato può guidare i bianconeri anche la prossima stagione
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Come può trovare una continuità, di gioco, risultati e credibilità, una società che ha cambiato 5 allenatori in 6 anni? Soprattutto, che cosa si chiede alla propria guida tecnica, oltre a vincere (che è l'unica cosa che conta)? Nella storia bianconera, anche nei periodi complicati, non si era mai vista una confusione come questa. Prima si decide di cambiare il tecnico che ha vinto 5 scudetti di fila perché si vuole puntare su un calcio più seducente. Arriva uno scudetto ma non basta. Allora si decide di affidarsi a una giovane bandiera che si porta a casa Coppa Italia e Supercoppa, che però non sono sufficienti per una conferma. E' il momento della restaurazione, con l'allenatore del 5 scudetti che torna in panchina e che, in tre anni, vince solo la Coppa nazionale. Ed è ancora rivoluzione. Si chiama il tecnico rivelazione, per gioco e risultati, dell'ultima stagione. Il fallimento è talmente grande che si decide per l'esonero a marzo, quasi un inedito nella Real Casa.
Allegri, Sarri, Pirlo, Allegri-bis, Thiago Motta e Tudor. L'ultimo avrebbe il ruolo di traghettatore con una clausola che gli permetterebbe di restare in panchina un’altra stagione nel caso di raggiungimento di un posto in Champions. Esiste però la contro clausola della società che può, a prescindere dai risultati, liberarsi di lui versandogli una poco onerosa buonuscita. Ecco perché si parla dei nomi del futuro che spaziano da Pioli e Mancini, passando per Conte e Gasperini, fino a De Zerbi. Di certo, ovviamente non c'è nulla se non suggestioni da titoli sui giornali. Viene spontaneo domandarsi, perché Tudor dovrebbe lasciare il club? Ovviamente se centrasse l'obiettivo minimo e se non facesse brutte figure al Mondiale per club. Avrebbe senso, nel caso in cui il rapporto con i giocatori e l'impianto di gioco collaudato da tre mesi di allenamenti dovessero andare nella giusta direzione, ripartire da un nuovo allenatore a luglio, dopo l'appuntamento negli Usa? E' chiaro che alla Juventus ci stiano pensando, anche perché diventa complesso bloccare un tecnico lasciandolo attendere il fallimento di quello a cui dovrebbe prendere il posto, per qualche mese. Soprattutto se l'allenatore in questione, come è ovvio che sia, dovesse essere un big della panchina.
La soluzione Tudor, insomma, sembrerebbe la più logica per garantire finalmente un senso di continuità che è sempre stata la forza di una società come la Juventus.