Il futuro dell'allenatore italo-brasiliano è segnato. Possibile cambio dopo la prossima gara di campionato a prescindere dal risultato
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Ormai alla Juve c'è solo una certezza: il progetto Thiago Motta, quello che avrebbe dovuto portare una rivoluzione di mentalità, gioco e risultati può essere coniugato al passato. I dirigenti bianconeri hanno già fatto la scelta di cambiare un allenatore che è rimasto ancora in sella solo perché l'assemblea trimestrale del club è prevista per il 28 marzo. Juve-Genoa è il giorno dopo e sembra destinata a sancire la fine del rapporto con Thiago a prescindere dal risultato.
Il preferito di Cristiano Giuntoli sarebe Roberto Mancini, che avrebbe detto sì a un contratto di soli 4 mesi con rinnovo in caso di qualificazione alla prossima Champions League. La dirigenza è divisa sulla scelta, anche se il Mancio ha tutte le caratteristiche per essere considerato una nuova guida tecnica a tutti gli effetti e non solo un traghettatore. Tifoso bianconero da bambino ha anche il "phisique du rôle" per l'ambiente juventino, oltre a non essere un allenatore integralista. Un aspetto importante visto che non c'è molto tempo per dare un'impronta tattica impattante con il Mondiale per club alle porte. La proprietà, però, preferirebbe avere mani libere in estate per il nuovo allenatore, dunque la pista che porta al Mancio si starebbe raffreddando
Salgono, così, le quotazioni di Tudor che ha il merito di conoscere bene l'ambiente, prima da giocatore e poi da collaboratore di Andrea Pirlo. Il tecnico croato, dopo le perplessità iniziali, accetterebbe di firmare un contratto di tre mesi, Mondiale compreso, con la speranza di guadagnarsi sul campo a suon di buoni risultati la conferma. La scelta di liberarsi subito di Thiago, insomma, ha cambiato gli scenari spingendo i bianconeri verso tecnici liberi da contratti.
Di certo, in casa Juve non regna una grande serenità. Lo dimostra il rosso che si è preso Nico Gonzalez durante la partita di qualificazione al prossimo Mondiale, vinta dalla sua Argentina in Uruguay. Nel finale si è reso protagonista di un brutto fallo su Nandez che gli è costato l'espulsione diretta. Nico, così, non potrà giocare la prossima (il big-match con il Brasile) e tornerà prima a Torino.