Difficile immaginare che il serbo accetti, con questo ruolino, di prolungare il contratto a cifre più basse
di Arturo CalcagniA detta di Giuntoli il mercato in entrata della Juventus è chiuso, ma il direttore dell'area tecnica ne ha eccome di lavoro. Se in uscita c'è da piazzare Kean, il cui addio è praticamente scontato, è il capitolo rinnovi quello più bollente sul tavolo del dirigente. Soprattutto ce n'è uno che, non semplice in partenza, si è 'complicato' nelle ultime settimane. Complicato grazie alle sue grandi prestazioni in campo che lo hanno rieletto inaspettatamente a trascinatore. Parliamo di Dusan Vlahovic, autore di 4 gol in altrettante partite nell'ultimo mese. E che gol: quelli col Sassuolo sono da attaccante di elevatissima qualità.
Non a caso per lui i bianconeri avevano investito la bellezza di 70 milioni di euro e più nel gennaio del 2022. Da lì in poi però l'andamento del serbo è andato via via calando fino ad arrivare alla scorsa estate, dove l'addio è stato vicino. Dentro Lukaku, fuori Vlahovic: era questo il piano della Vecchia Signora. Alla fine l'ex Fiorentina è rimasto a Torino, e per esigenze di bilancio la Juve ha necessità adesso di rivederne il contratto. Tanti, troppi i 7 milioni d'ingaggio l'anno: meglio procedere con un rinnovo breve per spalmare la cifra in più stagioni (attualmente è in scadenza nel 2026). La trattativa è partita, il traguardo però non è vicino. Ciò sebbene lo stesso bomber classe 2000 abbia ribadito più volte di voler restare in Piemonte.
Traguardo appunto, che potrebbe allontanarsi ulteriormente se Vlahovic dovesse continuare a mantenere questi ritmi anche nelle prossime settimane: difficilmente l'attaccante infatti, accetterebbe di vedersi ridotto lo stipendio davanti a gol e giocate che potrebbero voler dire scudetto. E allora attenzione all'ipotesi addio in estate: questa volta però, sarebbe più facile venderlo a cifre record, impossibili da raggiungere nell'estate del 2023 per ovvi motivi.