Il belga: "E' stata una scelta molto difficile". Ottanta milioni in quattro anni dal Tianjin
Diciotto milioni di euro più due di bonus all'anno, che fanno 80 in quattro anni di contratto, hanno convinto Axel Witsel a volare in Cina alla corte del Tianjin di Fabio Cannavaro, lasciando la Juve 'sedotta e abbandonata'. "E' stata una scelta molto difficile - le parole del centrocampista belga a Tuttosport - perché da una parte c'era una grandissima squadra e un top club come la Juve ma dall'altra un'offerta irrinunciabile. Magari in futuro...".
"I dirigenti bianconeri si sono sempre comportati da signori con me e non posso che essere grato a loro - ha proseguito Witsel, come riportato da 'Tuttosport' - Sarò tifoso della Juventus e mi auguro che la Juve possa trionfare in Champions. E chissà, magari in futuro succederà che finalmente le nostre strade si incontreranno". La Juve, dunque, perde Witsel un'altra volta: l'estate scorsa, dopo aver trovato l'accordo con il belga, era stato lo Zenit San Pietroburgo a bloccare un trasferimento in bianconero già fatto nell'ultimo giorno di mercato. Ora sono stati i soldi, tantissimi, messi sul tavolo dai cinesi del Tianjin. Eppure questa sembrava la volta buona. In questi mesi il giocatore aveva spinto in più di un'occasione per il suo arrivo a a Torino. "Non mi faccio troppe domande su quando arriverò a Torino, se a giugno o a gennaio. So che succederà, resta da capire quando...", aveva detto qualche mese fa. Dal canto suo il dg della Juve Marotta ha sempre ammesso i contatti con lo Zenit per anticipare l'arrivo di Witsel (in scadenza con il club russo nel 2017) già a gennaio. E lo stesso Zenit ora se la ride: nelle sue casse arriveranno 20 milioni di euro per un giocatore quasi svincolato...